Oggiono, 28 settembre 2013 - Scherza con i fanti ma lascia stare i santi, recita un vecchio adagio. Quattro brianzoli tuttavia non hanno prestato attenzione alla saggezza popolare e hanno insultato sia i “fanti”, ovvero i carabinieri, sia i “santi”, oltre che i cari estinti. Per questo sono stati tutti denunciati per oltraggio a pubblico ufficiale, disturbo alla quiete pubblica, bestemmie e manifestazioni oltraggiose verso i defunti.

I quattro, di età compresa tra i 17 e i 39 anni di età, tutti residenti in zona, sono stati fermati l’altra notte dai militari della stazione locale di Oggiono in località Miravalle, nei pressi del parcheggio di un ristorante, dove a quanto sembra si stavano divertendo in derapata e sgommate a bordo delle loro auto. Qualcuno però deve aver pronunciato qualche parola di troppo, scatenando un violento litigio.

Un residente del posto, temendo che la situazione potesse degenerare ulteriormente, ha subito chiesto aiuto agli operatori del 112, ma alla vista degli uomini in divisa i quattro si sono lasciati andare ad ulteriori insulti e bestemmie, scomodando il Padreterno, la Madonna e persino i morti, con un turpiloquio irripetibile.

Veramente troppo anche per coloro che, come i carabinieri, sono abituati a vederne e sentirne di tutti i coloro. Da qui, una volta placati gli animi e soprattutto tappate le bocche che proferivano le oscenità, la decisione di deferirli tutti quanti anche in base all’articolo 727 del codice penale, che prevede fino a 309 euro di multa per “chiunque pubblicamente bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la divinità”.