Monticello Brianza, 21 settembre 2013 - Niente cellulari, né fumo e nemmeno abiti o acconciature stravaganti in classe. A dettare le regole a studenti e genitori è il preside dell’Iiss Alessandro Greppi di Monticello Brianza Lorenzo Pelamatti, che ha inviato una lettera alle mamme e ai papà degli oltre mille ragazzi e ragazze della scuola per mettere in chiaro come ci si deve comportare. «Vi chiedo la massima collaborazione nel condividere le norme approvate dai componenti del Collegio docenti», si legge nella missiva che accompagna la sorta di decalogo. «Sono da rispettare le indicazioni dettate dalle leggi italiane. Andando contro ci si espone a sanzioni, querele, multe anche molto onerose oltre che a misure disciplinari altrettanto pesanti e ci obbliga a sporgere denuncia».

Niente foto e video con gli smartphone per rispetto della privacy. Ma attenzione anche a quello che si scrive sui social network, in particolare Facebook, per non incappare nei reati di calunnia e diffamazione, come purtroppo già accaduto. Bandite nel plesso, giardino e cortili compresi, pure le bionde. Massimo rigore inoltre sul fronte delle entrate e delle uscite, dato che la maggior parte dei liceali sono minorenni. La responsabilità civile ricade quindi sugli insegnanti e sugli altri dipendenti dell’istituto. Poi ci sono le prescrizioni interne per una «vivibilità rispettosa», ma non per questo meno importanti e soprattutto con conseguenze comunque penalizzanti se vengono disattese, come «eventuale decurtazione di punti del voto di condotta e altre sanzioni», che possono portare alla bocciatura. Oltre alla puntualità e all’educazione si raccomanda «un atteggiamento rispettoso»: tradotto, significa no ad indumenti scollati, pantaloni a vita bassa, minigonne troppo corte e pettinature variopinte. «Il decoro della persona e la correttezza dei modi rappresentano una qualità molto apprezzata - spiega il dirigente - Per questioni di decenza bisogna evitare magliette che lascino in mostra il decoltè, short, gonne inguinali, indumenti che lascino vedere l’elastico degli slip. Ci vuole sobrietà anche nelle pettinature, non si può andare in giro con i capelli colorati come le piume di un pappagallo».

di Daniele De Salvo