di Daniele De Salvo

Bosisio Parini, 17 settembre 2013 - La piccola Francesca è arrivata a Bosisio Parini e adesso è ricoverata presso l’unità operativa di Neuroriabilitazione 3 dell’istituto “Eugenio Medea” de “La Nostra Famiglia”. La bambina, che ha appena 3 anni, dovrà affrontare un lungo periodo di riabilitazione. Durante il viaggio della speranza dall’ospedale Santobono di Napoli, dove era ricoverata, al centro specialistico brianzolo, le è sempre rimasta accanto Annalisa Caiazzo, la “madre coraggio” 32enne di Pozzuoli, scampata quasi illesa alla tragedia del bus che il 28 luglio è piombato in un burrone a Monteforte Irpino.

Oltre alla figlioletta, nell’assurdo incidente Annalisa ha rischiato di perdere anche il marito, Gennaro Parisi, ancora in un letto della rianimazione dell’ospedale Cardarelli, nel capoluogo campano, e il primogenito Marco, di 10 anni, anche lui sopravvissuto miracolosamente alla sciagura. La giovane madre e la bimba hanno raggiunto in ambulanza l’aeroporto di Capodichino, dove ad attenderli in pista c’erano gli angeli azzurri dell’Aeronautica militare italiana a bordo di un Falcon 50 della Presidenza del Consiglio dei Ministri attrezzato di tutto punto. Il velivolo è decollato alle 11.00 in punto, per atterrare alle 12.15 allo scalo bergamasco di Orio al Serio.

Da qui infine l’ultima parte del tragitto, sempre in lettiga. Le intere operazioni di imbarco, così come quell di trasbordo si sono svolte regolarmente, senza alcun intoppo. «La piccola Francesca è arrivata da noi verso le 13», spiegano da “La Nostra Famiglia”. «È stata ricoverata nell’unità operativa per le cerebrolesioni acquisite. Il viaggio è andato bene, con la piccola è presente la mamma. Ora sarà necessario qualche giorno per un inquadramento diagnostico funzionale».

Ad accoglierla a destinazione c’era il primario, Sandra Strazzer, 47 anni, una delle massime esperte nei percorsi di recupero per chi ha subito traumi cranici o lesioni cerebrali importanti, la quale con i suoi operatori qualificati si sta già occupando della famosa ospite, la cui vicenda ha commosso l’opinione pubblica. «È stato possibile portarla da noi perché ormai dichiarata fuori pericolo e con un quadro clinico stazionario in grado di sopportare un trasferimento impegnativo», spiega il camice bianco, direttore della struttura dal 2005. «Inoltre, dai colleghi che l’hanno seguita sin qui è stato riferito che può svolgere terapia riabilitativa, che è il nostro compito. Al momento è presto per porci obiettivi, dobbiamo prima valutare le condizioni e la situazione. Da parte nostra opereremo il possibile per migliorare le sue funzioni motorie e di vigilanza».

La mamma di Francesca, dal canto suo, preferisce non parlare: «Ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicino in questo momento difficile e quanti mi hanno manifestato solidarietà, sostenendo me e tutti i miei familiari. Un ringraziamento particolare alle Istituzioni, al mio sindaco Vincenzo Figliolia e agli operatori degli organi di informazione che hanno raccontato la nostra storia. Non appena possibile comunicheremo i progressi di nostra figlia a tutti coloro che si stanno interessando a noi». Un anonimo imprenditore ha donato ad Annalisa 10mila euro per coprire le spese di soggiorno in provincia di Lecco e accudire Francesca senza doversi preoccupare di altro.