di Daniele De Salvo

Valgreghentino, 11 settembre 2013 - Come sia potuto succedere non riescono a comprenderlo nemmeno le stesse vittime, a cui i ladri hanno sfilato dal collo le catenine che indossavano senza che si accorgessero di nulla, se non quando ormai era tardi. Hanno riferito di essere state come ipnotizzate o comunque imbambolate dalla parlantina e dai movimenti suadenti degli estranei. A venire derubate sono state ieri mattina due anziane, una a Valgreghentino, l’altra a Rovagnate.

La prima è una 86enne che vive nel proprio appartamento di via San Carlo. Mentre era intenta in alcune faccende domestiche ha sentito suonare il campanello della porta, si è affacciata e ha notato uno sconosciuto, abbastanza giovane, che stava imbucando alcuni volantini nella cassetta della posta, dei manifesti pubblicitari su alcuni fantomatici centri per l’udito e la vista che si troverebbero a Magenta. Un saluto, poi lo scambio di una battuta, una chiacchiera che tira l’altra e la pensionata inconsapevolmente si è ritrovata fianco a fianco all’estraneo.

Il quale, non si sa appunto come, le ha rubato la collana che era saldamente agganciata e che portava al collo. Non si è avveduta di nulla neppure quando il ragazzo, descritto sul metro e sessanta circa e con i capelli neri, se ne è andato. Solo alcuni minuti più tardi ha realizzato cosa era successo, nel momento in cui istintivamente ha portato le mani dove solitamente teneva il pendente.

Episodio pressochè identico anche nel secondo caso, sebbene sia successo in strada, in via Marco Brusadelli, nei pressi delle scuole cittadini. A cadere nella rete del malintenzionato di turno, anzi una malintenzionata, è stata sempre una ottantenne, avvicinata con il pretesto di un’informazione stradale da un gruppo di automobilisti a bordo di un veicolo con targa romena. Lei tuttavia si è avveduta di quanto stava capitando, ma non ha potuto opporsi in alcun modo.

«Mi sono ritrovata con un suo braccio al collo, ho intuito che qualcosa non andava ma è stato quasi come se non avessi la forza di reagire. La donna che mi ha fermato è stata comunque velocissima, in una frazione di secondo ha aperto il fermo del gioiello e me lo ha preso, quindi è scappata insieme ai complici», ha riferito la signora. In entrambi i frangenti sono stati subito avvisati sia i vigili urbani, sia i carabinieri della Compagnia di Merate mediante il 112. In tutta la zona sono scattate le ricerche dei colpevoli che verosimilmente appartengono alla stessa banda. Nonostante l’imponente battuta però di coloro che hanno commesso i furti con destrezza si sono al momento perse le tracce. Il timore è che possano ripetersi altri episodi analoghi. Da qui l’appello degli agenti delle forze dell’ordine a prestare la massima attenzione, specialmente persone della terza età e di contattare subito i militari o gli agenti di polizia in caso di sospetti.

di Daniele De Salvo