Molteno, 9 settembre 2013 - Dopo la riesumazione della salma di Lucio Battisti dal cimitero di Molteno, il divorzio fra il cantante di Emozioni e il paese brianzolo nel quale aveva scelto di ritirarsi dopo i clamori del successo sembra ormai inevitabile. «Per ora non gli dedicheremo una via. Sarebbe difficile spiegarlo agli abitanti di Molteno, dopo che la famiglia ci ha fatto causa», commenta rammaricato il sindaco Mauro Proserpio.

«Via Lucio Battisti, compositore e musicista», si sarebbe dovuta chiamare così la strada che il Comune aveva intenzione di dedicare all’artista che scelse di vivere al Dosso di Coroldo. «La signora Grazia Letizia Veronese era d’accordo. Più volte si era espressa in questo senso», spiega l’ex sindaco Fernando De Capitani. La proposta sostenuta soprattutto dal primo cittadino che guidò il paese per dieci anni aveva già provocato qualche scaramuccia in consiglio comunale. Ma ora che la vedova ha portato via Lucio Battisti del cimitero in paese ci si può levare qualche sassolino dalla scarpa. A provocare i malumori è ancora una volta la battaglia legale che ha visto contrapposta la famiglia del cantautore al Comune per il festival che Molteno aveva deciso di dedicargli. Dopo una prima sentenza che condannava il Comune a risarcire la famiglia, l’Appello ha dato ragione agli organizzatori. La situazione è precipitata in pochissimi giorni e la moglie di Battisti ha deciso di riesumare la salma del cantante e lasciare Molteno orfano del suo più illustre concittadino.