Molteno, 6 settembre 2013 - La salma di Lucio Battisti è stata esumata per la traslazione. Come da programma quindi, intorno alle 10.30 le spoglie del cantante italiano hanno lasciato Molteno nel Lecchese, dove lo stesso Battisti, come ha ricordato l'amico Mogol, aveva scelto di trasferirsi, per un luogo più vicino alla residenza della vedova Grazia Letizia Veronese e il figlio Luca Battisti. Una traslazione che avviene pochi giorni prima dell'anniversario della scomparsa del cantante, morto il 9 settembre 1998. 

LE FOTO DELLA TRASLAZIONE DELLE SPOGLIE

La destinazione scelta è  Rimini, dove la salma è arrivata intorno alle 16 

A Molteno la vedova, che era apparsa piuttosto contrariata alla vista dei fotografi arrampicati lungo la recinzione del cimitero chiuso oggi al pubblico, se n'è andata senza neppure un cenno di saluto alla gente in attesa. Ha voluto comunque portarsi via la grande quantità di messaggini, biglietti, cartoncini e cartoline che si erano accumulati negli anni dentro la cappella. ''Abbiamo riempito un sacco intero per farceli stare tutti'' ha detto uno degli operai che si sono occupati della traslazione.

Finite le operazioni il cimitero è stato riaperto. E' rimasta invece chiusa la cappella dove era sepolto Battisti e davanti alla quale non c'e' mai stato né un nome né un'indicazione. Qualcuno ha già cominciato a lasciare nuovi mazzi di fiori e biglietti. Applausi e lacrime dei fan hanno salutato il furgone con la salma, seguito dalla vettura della vedova. La salma sarà cremata a San Benedetto del Tronto nei prossimi giorni, a causa del fermo del forno della vicina Ascoli Piceno, che ha riversato tutta l'attività su quello della cittadina marchigiana.

 

LA MAMMA CONTRARIA - Contrari al trasferimento pressoché tutti i moltenesi come pure la mamma di Battisti che spera in un ripensamento dell'ultima ora. Tra il Comune di Molteno e gli eredi di Battisti, d'altronde, i rapporti non erano più sereni da tempo. La famiglia infatti ha chiesto e ottenuto il risarcimento da parte della città brianzola per aver organizzato una manifestazione nel nome del cantautore deceduto. Secondo i familiari del grande cantautore nella manifestazione che si è svolta dal 1999 al 2005, sarebbero stati violati i diritti personali del cantante. 

 

I FAN: "NON E' SEPOLTO QUI DA ANNI" - Diversi curiosi e fan di Lucio Battisti sono da stamattina davanti al cimitero che, su disposizione dell'amministrazione comunale, questa mattina non è stato aperto. Chi voleva quindi dare un ultimo saluto a Lucio Battisti, sepolto in una cappelletta dai vetri opachi e sporchi, dietro i quali si sono accumulati negli anni centinaia di messaggi e bigliettini, lo ha dovuto fare ieri. ''Lei se l'e' portato via ormai da anni. Questa di stamattina e' solo una messa in scena.

"Battisti non è più sepolto qui da anni''. Lo affermano convinte Donatella Sala e Eugenia Muscardi, due fan quasi cinquantenni che hanno raccontato di essere venute al cimitero ripetutamente in questi 15 anni e non hanno dubbi che la cappella in realtà sia vuota. ''A me è stato detto anni fa che la moglie lo aveva trasferito altrove per sottrarlo a tutta la curiosità - ha detto Donatella - io comunque ho continuato a venire qui a portare fiori e biglietti''. ''Non credo che la moglie ce l'abbia con gli abitanti della zona perché è brianzola pure lei - ha aggiunto Eugenia - ma anch'io sono sicura che lui non è più sepolto qui da anni e lei ora vuole ufficializzare questa cosa forse anche per mettere a tacere tutte le polemiche sulla cappella sporca e abbandonata''.

 

IL SINDACO: "RISPETTATE LE SUE VOLONTA'" - ''Siamo sicuri di aver sempre rispettato le volontà di Battisti che sappiamo voleva stare qui - ha detto il sindaco di Molteno Mauro Proserpio -, noi siamo convinti di non aver mai tradito questo suo desiderio, né di averlo esposto alla curiosità della gente o a business commerciali''. ''Chiaramente rispettiamo adesso anche la volontà della famiglia'', ha aggiunto il sindaco che rispondendo alla domanda se come Comune avevano fatto pressione sulla famiglia, ha risposto: ''non ce la siamo sentiti, ci rendiamo perfettamente conto che per loro oggi e' come rinnovare il lutto e il dolore''.