Lecco, 5 settembre 2013 - La situazione igienico sanitaria della postazione di Guardia medica all’interno dell’ospedale di Lecco «è precaria». Ad affermarlo sono i medici dell’Asl dopo che nello scorso fine settimana si sono create una serie di situazioni difficili tanto che un medico è dovuto ricorrere alle cure del Pronto soccorso. Pare che la tensione sia palpabile all’interno del Manzoni, tanto che alcuni medici avrebbero minacciato di chiamare i carabinieri se la situazione non fosse stata risolta.

Certo è, come confermano all’Asl, che lunedì mattina un dirigente medico dell’Asl è salito al Manzoni per constatare personalmente la situazione dei locali della guardia medica dopo le rimostranze di alcuni dottori che avevano anche scattato fotografie inviate ai vertici dell’Azienda sanitaria locale per chiedere un intervento. Constatata la situazione il dirigente Asl ha chiesto alla direzione del Manzoni di intervenire per pulire i locali e nel giro di poche ore è intervenuto il personale delle pulizie.

Ma i problemi sul tavolo sono tanti come emerge da una mail inviata da un medico a tutti i colleghi in servizio in Provincia dopo che la dottoressa Nicoletta Devecchi del Dipartimento cure primarie aveva inviato una nota al personale per chiarire la situazione venutasi a creare nei locali. Nella mail inviata dal dottore in servizio si legge che «la postazione di guardia medica versava in condizioni igienico/sanitarie precarie e di evidente stato di non pulizia di base indipendentemente dalle lenzuola parcheggiate in postazione». Risulta infatti che un centinaio di lenzuola sporche fossero accatastate nei locali in uso ai medici.

Risulta che solo dopo tre telefonate fatte alla dottoressa Folsi della direzione del Manzoni si sia proceduto agli interventi di pulizia. Un medico in servizio si è poi rivolto al Pronto soccorso dopo essere stato morso da un insetto che aveva trovato rifugio all’interno del mucchio di lenzuola abbandonate sporche. Ma al di là della situazione igienica i medici avrebbero già più volte lamentato errori nel triage fatto dal Pronto soccorso con invio di pazienti considerati non gravi alla guardia medica.

Durante il fine settimana si è registrato un caso in cui un paziente mandato come codice bianco alla guardia medica è stato poi trasportato in barella in urgenza al Pronto soccorso. Del problema si trova un chiaro riferimento anche nella missiva che hanno ricevuto tutti i medici del territorio infatti si legge: «problemi per errori di comunicazioni e rinvii che continuano ad essere errati verso la postazione di continuità assistenziale dal triage del Ps di Lecco».

Le guardie mediche lamentano quindi errori nella valutazione dei pazienti che si presentano in Pronto soccorso e sarebbero diversi i casi già in passato segnalati. In questo filone si inserisce quella che è stata definita da alcuni medici «la sparizione del registro degli accessi» segnalata come anomalia tanto che alcuni hanno chiesto chiarimenti ufficiali, di fatto il registro sarebbe stato prelevato dai responsabili di Asl per alcune verifiche al fine di chiedere chiarimenti per i presunti errori di triage. Fatto per altro confermato in una mail dell’Asl a firma della dottoressa Devecchi in cui si legge.