Molteno, 4 settembre 2013 - Un intero paese è attonito. A Molteno, non si parla d’altro se non dello spostamento della salma di Lucio Battisti dal cimitero. E così ora i residenti chiedono che la moglie del cantante, Grazia Letizia Veronese, cambi idea e che lo lasci riposare nel piccolo camposanto brianzolo. Le spoglie di Battisti sono destinate a un cimitero di Rimini, dove vive la famiglia, ma più probabilmente in un paese del circondario, per mantenere l’anonimato ed evitare le visite dei fan che comunque sono sempre state limitate in Brianza. A Molteno sono in molti ad aver conosciuto l’artista, arrivato per sfuggire dalle luci della ribalta e rifarsi una vita lontano dai riflettori dello show-business. Nei bar del paesino sono in molti a ricordarlo, quando girava per il paese come una persona normale nella sua villa di Coroldo. Ora però la sua tomba sarà spostata e i residenti sono dispiaciuti per la perdita del concittadino illustre.

«Sono fatti che ci rattristano – spiega il sindaco Mauro Proserpio –, non come personaggio pubblico, ma come cittadino comune. Senza contare che, quando una salma viene tolta, per i parenti si rinnova il lutto». Venerdì è il giorno in cui Battisti saluterà per sempre il piccolo camposanto brianzolo e probabilmente saluterà anche il festival «Un’avventura, le emozioni» che per anni (dal 1999 al 2008) ha portato nel Lecchese cantanti come Enrico Ruggeri, Edoardo Bennato, Antonella Ruggiero e Morgan, che si sono esibiti in memoria di Battisti. E in molti, in paese, vorrebbero che venisse riorganizzata l’iniziativa, per celebrarlo come uomo e come artista. Carlo Molteni, per anni assessore nel piccolo comune brianzolo, ha partecipato attivamente all’organizzazione del festival.

«Seguivo alcune iniziative collaterali all’evento – racconta –. Ho sempre amato quella manifestazione e sono stato favorevole alla sua organizzazione. Mi è spiaciuto quando è stata presa la decisione di non rifarlo più. Penso proprio sia giusto tornare a organizzarlo magari però rivedendo la formula, rendendolo più innovativo». Anche dall’Amministrazione c’è l’intenzione di omaggiare Battisti. «Subito dopo la sentenza abbiamo subito pensato di rifare il festival – precisa il consigliere Angelo Casiraghi –, anche se è un evento che ha un costo non da poco, circa centomila euro, di cui l’80% era pagato dagli sponsor».

di Fabio Landrini