Molteno, 3 settembre 2013 -  L’ultima rosa l’ha deposta ieri pomeriggio una signora di mezza età. «Sono qui per ricordare il grande Lucio Battisti – afferma la donna –. Ora che ho saputo che la tomba con la salma sarà traslata però sono davvero triste». La comunità di Molteno è scossa da questa vicenda. La notizia del trasferimento della salma del cantante laziale circola da tempo nel piccolo paese della Brianza, ma i moltenesi non si aspettavano che potesse davvero accadere. Anche se la moglie di Battisti, Grazia Letizia Veronese, ha portato l’Amministrazione comunale in tribunale per far interrompere il festival «Un’avventura, le emozioni», andato in scena per anni. Dopo la scomparsa dell’artista, nel 1998, a Molteno si erano attivati per ideare la manifestazione, nata esattamente un anno dopo e replicata ogni settembre.

La moglie del cantante però non aveva mai amato l’iniziativa, portando in tribunale gli organizzatori. Il 30 maggio 2011, in primo grado, aveva avuto ragione lei mentre ora ad avere la meglio è stato il Comune. Un rapporto non idilliaco quello tra la famiglia del cantante e la comunità di Molteno. Anche se, in paese, si pensa che sia solo una coincidenza che la notizia dello spostamento della salma sia arrivata nei giorni successivi alla sentenza della Corte d’Appello di Milano che ha dato ragione al Comune che ora potrà tornare ad organizzare il festival in memoria di Battisti.

E sono in molti i fan che sperano il ricordo del cantante non abbandoni la Brianza. «Appena ho saputo della sentenza ho sperato in un evento su Battisti già quest’anno» sostiene Silvana Malacrida, fan storica del cantante nativo di Poggio Bustone. Da decenni ascolta le sue canzoni e, dopo la sua morte, ha partecipato più volte al festival. «Meno male che i giudici hanno dato ragione al Comune di Molteno – conclude – il festival era un evento davvero bello e interessante, soprattutto nelle prime edizioni. La famiglia Battisti dovrebbe essere contenta di questo».

di Fabio Landrini