Barzio, 30 agosto 2013 - Una storia tutta da raccontare. Quasi impossibile da realizzare, ma un valsassinese è riuscito ad avere una cartolina dallo spazio e da ieri è in bella mostra. L’impresa è stata realizzata da Samuele Viganò: ha parlato con l’astronauta italiano dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea) Luca Parmitano sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS).

Il giovane valsassinese, fresco di una laurea in giurispurendenza, residente nella perla della Valsassina e organizzatore del palio delle contrade, è appassionato radioamatore. È uno dei circa cinquantamila in Italia. Il suo codice identificativo, concesso dal Ministero delle Comunicazioni, è IW2OHI. Quasi un mese fa, precisamente il 7 agosto alle ore 21.38 ore italiane, è riuscito a stabilire un contatto con l’astronauta italiano sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), Luca Parmitano. E ora ha ricevuto la cartolina QLS (nel codice Q utilizzato in telegrafia significa «confermo il collegamento»).

In Valsassina non si parla d’altro e Samuele Viganò racconta la sua esperienza anche sul sito web personale: «Non ho mai atteso con tanta ansia una cartolina QSL per un collegamento radio con un altro radioamatore; una cartolina QSL è una vera e propria cartolina raffigurata con la quale si è soliti, tra radioamatori, scambiarsi la conferma di un collegamento, spesso ognuno la personalizza a proprio piacimento». «Questa volta - aggiunge - però è tutto diverso, non è un normale collegamento radio con un radioamatore “terrestre”, bensì un collegamento radio “extraterrestre” con la Stazione Spaziale Internazionale che orbita intorno al pianeta Terra ben 16 volte al giorno, ad una altitudine media di 415 km sul livello del mare e ad una incredibile velocità di circa 27.500 Km/h».

Il colpo di scena è arrivato nella giornata di ieri: la QSL di conferma del collegamento radio avvenuto con l’astronauta italiano Luca Parmitano, nominativo IR0ISS, fatto il 7 agosto in uno dei suoi primi giorni alla scoperta della radio. «Portare a termine il collegamento - afferma Samuele - non è stato casuale e improvvisato, ci sono stati giorni di organizzazione, il monitoraggio dell’orbita della Stazione Spaziale, la correzione dell’effetto Doppler, la dinamica di collegare l’astronauta subito al sorgere dell’avamposto sull’orizzonte, in quanto il “parco antenne” direttive di Samuele non è dotato di rotore per l’inseguimento automatico dei satelliti artificiali e il collegamento resta isolato a pochi attimi utili per parlare e ricevere la risposta, ma il tutto poi si è fermato davanti alla voce amichevole ed emozionata come la mia di Luca Parmitano».