Introbio, 13 agosto 2013 - Sulle orme di Ibrahimovic e Cavani. Il sogno di tutti i bambini che giocano a calcio è quello di sfondare in un club di serie A. Per due ragazzini valsassinesi il sogno potrebbe concretizzarsi dall’altra parte delle Alpi, precisamente in Ligue 1, seguendo l’esempio dei due top-player volati a Parigi. Alessandro e Luciano, un difensore e un centrocampista dei Giovanissimi dell’Asd La Valsassinese, formazione nata pochi anni fa sulle ceneri del Pasturo e dell’Introbiese, sono stati visionati da un talent scout che lavora per i maggiori club del campionato transalpino. Tutto è iniziato con un torneo nella terra di Napoleone dal 21 al 23 giugno scorso.

«Abbiamo partecipato a un torneo giovanile a Magland, il paese gemellato con Barzio in rappresentanza del comune dell’Altopiano», racconta Giovanni Arrigoni, allenatore dei calciatori in erba insieme ad Andrea Invernizzi e Piero Battaglia. I giovanissimi biancoazzurri nell’ultimo campionato si sono piazzati al secondo posto in un girone provinciale e anche in Francia non hanno sfigurato, terminando quinti in un torneo dove hanno partecipato anche squadre di alto livello. E, in mezzo a un gruppo ben assortito e amalgamato, un osservatore ha ammirato due individualità di spicco: un centrale difensivo con senso della posizione, buon tempo e senza paura, non irruento ma pulito, e un centrocampista con un tiro notevole e buona visione di gioco, con lanci anche di 30-40 metri che si propone sempre per prendere palla e smistarla rapidamente. Subito allora il talent scuot si è segnato il nome della squadra e ha chiamato il comune di Barzio che ha quindi avvertito la società. «Si è poi messo in contatto con le famiglie dei ragazzini – prosegue Arrigoni – e ora loro devono prendere la decisione». Una scelta di vita, perché questi calciatori in erba ora potrebbero andare in Francia per coltivare il proprio sogno nel cassetto nel vivaio di una formazione di Ligue 1. Quale sia la squadra però resta un mistero, anche se pare che, oltre ai club del massimo campionato transalpino, sulle tracce dei baby prodigi valsassinesi ci sia anche l’Auxerre, club dell’omonima città in Borgogna, campione di Francia nel 1996, tuttora militante nella Ligue 2.

La società francese è divenuta nota alle cronache sportive per aver avuto un unico allenatore dal 1961 al 2005, Guy Roux, che ha portato il club dai meandri delle divisioni inferiori al paradiso della massima serie. «Per noi è un grande motivo di orgoglio – afferma Arrigoni – siamo molto soddisfatti per i ragazzi, il cui sogno di giocare a calcio potrebbe avverarsi». Se i giovani atleti decidessero di trasferirsi oltralpe lì infatti potrebbero studiare e praticare lo sport di cui sono appassionati. E perché no, sognare di sfondare prima in Ligue 1 e poi tornare in Italia, in quella serie A che negli ultimi anni ha perso numerosi campioni, ma che sta riacquistando appeal anche all’estero.

di Fabio Landrini