di Federico Magni

Esino Lario, 2 agosto 2013 - Gli alpinisti, si sa, sono persone abituate a dure levatacce per raggiungere vette o rifugi. Il Comune di Esino Lario, però, sembra non averlo messo in conto quando ha deciso di trasformare in “gratta e sosta” l’unica area di partenza utilizzata da centinaia di escursionisti che ogni fine settimana salgono in località “Bocchetta di Cainallo” per raggiungere i sentieri che portano in Grigna Settentrionale e verso i suoi rifugi.

I tagliandi per poter parcheggiare, al costo di due euro al giorno, si possono acquistare solo al Rifugio Cainallo che, oltre ad essere molto più in basso rispetto al parcheggio dal quale si parte per le escursioni, apre alle dieci del mattino. Troppo tardi per non ritrovarsi sulla cresta di Piancaformia sotto il sole battente di agosto. «Non sappiamo come pagare», «Scusate, pagheremo una volta tornati dalla gita», «Per favore vigile, non farmi la multa. Sono arrivato troppo presto».

La fantasia si spreca sui biglietti che gli alpinisti lasciano sul cruscotto delle loro auto nel tentativo di non essere multati. La scelta del Comune di Esino sta creando anche qualche preoccupazione in quota, più in alto, sui contrafforti del Grignone, fra i rifugisti che loro malgrado si trovano costretti a dare qualche spiegazione a chi chiede informazioni in merito al “misterioso” gratta e sosta. Dal Cainallo partono i sentieri che salgono verso alcuni dei rifugi più storici di tutto il territorio come il Brioschi, Bogani e Bietti.

«Purtroppo ci sono molte persone che si lamentano perché non sanno dove prendere il tagliano per pagare la sosta - commenta Alex Torricini del Rifugio Brioschi, sulla vetta della Grigna settentrionale. In molti partono alle sei del mattino per cercare di evitare il grande caldo di questi giorni». Il caso del parcheggio al Cainallo rischia di scoraggiare gli escursionisti che potrebbero scegliere altre mete proprio per evitare il «rebus» gratta e sosta di Esino Lario visto che, oltre al grande parcheggio della funivia che sale verso i Piani d’Erna, quello del Cainallo rischia di essere l’unico parcheggio “di quota” a pagamento.