Merate, 1 agosto 2013 - La passione per l'agricoltura Walter Albisetti, il medico di 56 anni morto l'altra sera a Merate dopo essersi reciso una gamba con una motosega, l'aveva ereditata dal padre, Alfredo, come la terra, quell'angolo di paradiso sul confine tra Brugarolo e Cernusco dove ha perso la vita. Ma oltre che l'amore per la campagna i due hanno condiviso anche il medesimo tragico destino, perchè il genitore, a metà degli anni '90, è affogato in una cisterna per la raccolta dell'acqua piovana.

Il medico ortopedico, nonostante gli impegni professionali e l'attività scientifica e didattica in università a Milano, su quel lotto lasciatogli in dote dal padre, aveva deciso di avviare una coltivazione di prodotti biologici insieme alla figlia Alessandra, l'azienda agricola Andegardo, dall'antico nome con cui i contadini del posto in dialetto chiamano quella zona. Vi trascorreva ogni momento libero, perchè era il suo rifugio, a cui aveva intenzione di dedicarsi completamente una volta dismesso il camice bianco, una divisa che, raccontano gli amici più intimi, gli pesava sempre di più e dal quale stava meditando di dimettersi proprio per coltivare il suo sogno e ritrovare le radici della sua famiglia.

Anche martedì sera si stava dedicando alla cura dell'appezzamento, potando una siepe in lauro che delimita la proprietà, a ridosso di un'edicola votiva con l'effige della Madonna di Caravaggio che lui stesso aveva chiesto a due pazienti di restaurare. Si trovava in piedi su una panchina in legno, forse ha perso l'equilibrio oppure ha accusato un malore, e con la lama si è tagliato la coscia sinistra, quasi amputandosela.

I residenti della zona hanno riferito di aver sentito il rumore della sega a nastro fin dopo le 21.30. Probabilmente, a causa della copiosa emorragia, ha perso i sensi nel giro di pochi minuti, per poi spirare dissanguato. "Di notte mi sono svegliato per assistere alcune vacche che stavano per partorire - ha riferito Daniele Bonanomi, titolare di un allevamento dall'altra parte della strada -. Ho visto le luci accese e il cancello spalancato, ho pensato ad un furto in atto e così ho allertato i carabinieri e la moglie. Invece...".

La salma del dottore, medico del corpo di ballo della Scala, ora è composta presso la sala del commiato di Osnago, dove un'incessante processione di amici, conoscenti e studenti gli sta rendendo l'estremo saluto". I funerali si svolgeranno sabato mattina alle 10 nella chiesa parrocchiale di Cernusco Lombardone.