Lecco, 2 luglio 2013 - Firme false per partecipare alle elezioni Comunali e Regionali del 2010. L’inchiesta con sette imputati, tra cui l’ex presidente della società Calcio Lecco, Gianni Fiori, inizierà il 15 gennaio del prossimo anno. Davanti al giudice Salvatore Catalano, l’accusa condotta dal pm Cinzia Citterio, sono comparsi ieri gli imputati e si sono costituite le parti civili. Dovrà essere accertata la verità su quelle firme fasulle. «È un processo complesso - ha spiegato l’avvocato Marilena Guglielmana, che difende una parte delle vittime - comunque trovo sconcertante che siano state sottoscritte liste da parte di anziani che non possono uscire da casa o addirittura diversamente abili». Il legale ha raccolto una parte delle 250 vittime e ieri si è costituita parte civile. «Attediamo di conoscere chi ha sottoscritto la firma del mio assistito», diceva un altro avvocato che difende tre persone.

Il processo si è appena aperto e rischia di riservare colpi di scena per quanto accaduto tre anni fa. Correva il mese di febbraio quando Massimiliano Loda, ex giudice, Paolo Pedrana, segretario della DC - Lega Padana-Upa, Giovanni Fiori, ex presidente della Calcio Lecco, Roberto Casagrande, Ignazio Comincini e Salvatore Ferrara, hanno costruito liste elettorali con nomi fasulli e falsificato firme di persone ignare dei fatti, indicando anche identità di persone decedute quali sostenitori di quello o questo schieramento politico. In un paio di liste si trattava di disabili, in altre sono spuntati anche deceduti. Sarà il processo a far emergere la verità. Il caso è clamoroso e non nuovo a Lecco dove in passato erano stati coinvolti altri politici. Nel processo iniziato ieri ci sono stati subito dei colpi di scena: tra gli imputati c’è anche un ex giudice, che ha vidimato le liste, quindi la sua posizione è stata stralciata e il processo si terrà al tribunale di Brescia.
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L’EX GIUDICE, il cui nome risulta presente solo nella lista «Dc – Lega Padana – Upa». Il processo sarà quindi fissato al tribunale di Brescia, mentre a Lecco prenderà avvio il 15 gennaio del prossimo anno, In quell’occasione saranno sentiti i testi, in particolare gli agenti di Polizia giudiziaria, otto persone informate sui fatti e venti testimoni il cui nome risulta tra i firmatari delle liste elettorali in corsa per le Regionali del 2010. In aula saranno chiamati anche esponenti di spicco della politica nazionale ed in un paio di casi tre ex parlamentari. «Vogliamo andare fino in fondo - sostiene l’avvocato Stefania Brambilla, che difende una persona che a sua insaputa avrebbe firmato una lista - e chiarire come sia potuto accadere».
Il rischio è che il processo si apra con il rischio prescrizione e la beffa per le vittime.<QM>

di Angelo Panzeri