Bellano, 29 giugno 2013 -  Riconoscimento a livello nazionale per l’olio di Bosio di Bellano che viene prodotto dall’azienda agricola «Poppo» di Leonardo Enicanti. La «Menzione di merito» per l’olio lariano è arrivata dall’undicesima edizione del Premio Sirena d’oro di Sorrento che è il più importante concorso nazionale dedicato all’olio extravergine di oliva Dop e Igp. Un riconoscimento di altissimo livello sia per il territorio lariano sia per chi come Leonardo Enicanti sta dedicando enorme impegno per far diventare questa produzione un simbolo.

«Il concorso Sirena d’oro – spiega Enicanti - è il più prestigioso d’Italia per l’extravergine e oltre che nazionale anche a livello mondiale è tra i più in vista. Per partecipare abbiamo fatto una cordata perchè servono almeno dieci quintali di olio prodotto, io da solo non certifico questa quantità di Dop, allora come Dop Laghi lombardi sezione Lario abbiamo messo olio io e Fabio Festorazzi di Perledo. Abbiamo partecipato insieme per arrivare al quantitativo minimo. Nessun produttore sul lago riesce a fare questa quantità da solo perchè l’attività si può considerare agli inizi, servirà tempo perchè tutte le piante entrino in produzione piena. La menzione speciale è arrivata dalla giuria per l’olio prodotto al frantoio di Biosio e per noi tutti è una grande soddisfazione e il riconoscimento del valore che abbiamo».

Il frantoio, nato grazie alla collaborazione della Comunità montana Valsassina, esiste dal 2006 ed è partito dalla volontà di Enicanti che spiega: «La passione per le olive e l’olio nasce da quando sono ragazzino, mi è sempre piaciuta l’agricoltura e mi occupavo di alcuni terreni a Vendrogno, poi quando ho conosciuto la mia compagna e mio suocero Mauro che aveva già piantato olivi e a fare olio, ho iniziato a lavorare con lui e abbiamo fatto le prime produzioni per poi farlo diventare un vero e proprio lavoro con la creazione dell’azienda agricola. La produzione è in continua crescita. Ho iniziato a fare Dop Laghi lombardi Lario nel 2004 con piccole partite, adesso sono arrivato a produrre 800 litri di olio, resta una produzione di nicchia ma i primi anni eravamo intorno ai 150/200 litri all’anno. La produzione cresce perchè oltre ad aumentare numero di piante quelle più vecchie, che sono state piantante nel 1992 crescono e diventano grandi e producono sempre di più. Inoltre sono state molto importanti le indicazioni dell’agronomo: per le concimazioni e potature che consentono di aumentare quantità e qualità del prodotto».

Enicanti è vice presidente del Consorzio dop laghi lombardi e oggi sono 16 i produttori, di cui 13 lavorano e fanno la certificazione al frantoio di Biosio. «Pur essendo un prodotto di nicchia – conclude Enicanti - ci abbiamo creduto molto di più che altri laghi, ad esempio Iseo che ha molte più olive ha creduto poco nella Dop». Un litro d’olio dop sul Lario costa mediamente 30 euro e ha caratteristiche di acidità bassissime al di sotto dello 0.1, con profumo e sapore di mandorla e carciofo.

di Stefano Cassinelli