Lecco, 26 giugno 2013 - Quello di ieri per i pendolari lecchesi e brianzoli è stato un brutto risveglio. A causa di un treno guasto bloccato sui binari, i convogli in transito lungo la Milano - Lecco hanno subito ritardi fino a tre quarti d’ora. Il martedì di passione per i viaggiatori è cominciato all’alba. Tutta colpa del regionale 2553, partito da Sondrio alle 5.32 e diretto in centrale con arrivo previsto alle 9.23. Peccato che non sia mai giunto a destinazione, perché si è fermato a Calolziocorte, poco dopo aver superato la metà del percorso.

«Sono state riscontrate delle criticità meccaniche - spiegano da Trenord, la società che gestisce il servizio di trasporto pubblico ferroviario in Lombardia -. Per impedire problemi maggiori e contenere quindi i disagi è stato scelto di sopprimere la corsa, in maniera tale da evitare l’interruzione della linea. Il treno è stato quindi retrocesso e questo ha generato problemi a quelli successivi in entrambi le direttrici. Ci scusiamo ovviamente con i nostri utenti per le difficoltà create, ma abbiamo agito proprio per limitare i disservizi». Il risultato, oltre alla cancellazione del convoglio dove si è verificato il malfunzionamento, è stato che altri quattro treni, due in una direzione, due nell’altra, hanno subito ritardi da un massimo di 45 minuti ad un minino di 25. Poco dopo le otto la situazione è tornata alla normalità, quando la tradotta in panne è approdata in officina e la circolazione sui binari è stata completamente ripristinata.

A causa del black out di un paio d’ore parecchi impiegati hanno timbrato il cartellino fuori tempo e molti studenti universitari sono giunti in aula a lezioni o sessioni d’esame cominciante. Le ripercussioni del servizio sono state comunque limitate rispetto ai normali periodi dell’anno, dato che le scuole superiori sono ormai chiuse per le vacanze. Ma noie sono state registrate anche durante la fascia di ritorno, quella del pomeriggio, quando a guastarsi è stato uno scambio all’altezza della stazione di Calolziocore. I tecnici di Rfi hanno rimediato al danno nel giro di breve tempo. A rimetterci sono stati soprattutto quanti erano diretti in Valtellina o provenivano da Sondrio, che hanno dovuto fronteggiare ritardi nell’ordine della ventina di minuti. Molto più contenuti, di nemmeno dieci minuti, i ritardi invece subito dagli utenti delle altre tratte.