Osnago, 15 giugno 2013 - Lo squillo di tromba ad indicare quello di una sirena antiaerea, gente che cade per terra all’istante, altri che fissano il cielo per guardare una palla di luce, qualcuno prova scappare e tutt’attorno solo il silenzio. Come accaduto alle 8.15 del 6 agosto 1945 a Hiroshima, rasa al suolo da Little boy, il primo ordigno nucleare che ha letteralmente vaporizzato e dissolto 90mila persone

E Osnago sabato pomeriggio si è trasformata per qualche istante proprio a Hiroshima. Alcune decine di cittadini hanno partecipato al flash mob antiatomico che si è svolto in piazza Vittorio Emanuele. La mobilitazione è stata promossa dal sindaco Paolo Strina e dai volontari di Senzatomica, una campagna apolitica e aconfessionale per un mondo senza armi di distruzione di massa.

“Il nostro paese è membro dal 2009 di Mayor for peace, organizzazione promossa dagli amministratori delle città di Hiroshima e Nagasaki allo scopo di contribuire alla realizzazione della pace nel mondo sensibilizzando l’opinione pubblica a favore dell’abolizione totale delle armi nucleari. - spiega il primo cittadino - Vi fanno parte ad oggi 451 realtà in Italia e 5.645 nel mondo perché la pace si costruisce a partire dalla propria casa, dal proprio quartiere, dal proprio paese“.

La bomba atomica è un’arma che può annientare l’intera umanità, eppure ci sono circa 23.000 testate nucleari nel mondo che rischiano di esplodere per incidenti, falsi allarmi, malfunzionamenti oppure di finire in mano ai terroristi. Le armi nucleari non avvicinano l’umanità né alla sicurezza e alla pace, né al benessere dei popoli: ogni anno si usano 1.464 miliardi di dollari per le spese militari, il 4% basterebbe per scongiurare il sottosviluppo nel mondo, con 19 miliardi l’anno si debellerebbe la fame, con 12 miliardi si garantirebbe la scolarizzazione, con 23 miliardi si curerebbero la malaria e Aids.