Malgrate, 9 giugno 2013 - Prati verdissimi su cui giovani studenti leggono mentre altri coetanei prendono la tintarella. Un esteso deck in legno sul quale passa una coppia di anziani con tanto di cane a guinzaglio. Uno specchio d’acqua con pietre d’acciottolato che, dissimulando un artificiale continuità con il lago, rapisce l’immaginazione di un piccolo bimbo e il suo nonno. E ancora il porticciolo con nuovi attracchi per le barche, la spiaggia di sabbia e una passerella con pergolato misto legno e acciaio.

Sembra la Svizzera ma la scura sagoma della rocca con le ville della ricca borghesia, dietro il palazzo Agudio e di fronte l’inconfodibile cresta frastagliata del Resegone ci ricordano che siamo sul lungolago di Malgrate, che è una meraviglia. «E pensare che quando presentammo il progetto - ricorda sil sindaco Gianni Codega  - fummo pesantemente criticati, ci davano dei matti e invece abbiamo avuto il coraggio di prendere questa decisione, ci abbiamo creduto e oggi Malgrate può godere di questa opera che riqualifica il lungolago e che porterà benefici a tutto il Lario».

Inizio dei lavori del primo lotto 2007 (inaugurato nel 2009), quelli per il secondo nel giugno 2011 terminati pochi giorni fa. Costo complessivo poco più di tre milioni di euro (iva inclusa) «di cui due terzi interamente coperti da contributi regionali ed europei, a conferma che se si sanno cercare si trovano e non si lasciano ai tedeschi», dice Codega. Il sindaco è (giustamente) orgoglioso «perché il nostro è un piccolo Comune che con 15 dipendenti, compresi i part-time, è riuscito a fare una grande cosa riuscendo anche ad abbassare le tasse». Codega guida una giunta di centrosinistra «ma non mi interessano le discussioni sui matrimoni gay e nemmeno sui grandi principi. Certo, ho le mie idee ma non mi servono le etichette: il mio compito è quello di fare il buon amministratore, di aumentare la qualità della vita dei miei cittadini».

andrea.morleo@ilgiorno.net