Lecco, 3 giugno 2013 – Complessa e lunga operazione di salvataggio degli operatori del Soccorso alpino di Lecco l'altro giorno per aiutare uno scalatore di 42 anni di Cesano Maderno precipitato dal Medale. Oltre che dell'escursionista ferito i tecnici del Cnsas hanno dovuto assistere anche il suo compagno di risalita che sono riusciti a riaccompagnare a valle solo a sera inoltrata, tanto che per agevolare il passo sono stati allertati anche i vigili del fuoco che hanno illuminato a giorno con potenti cellule fotoelettriche la montagna.
L'allarme è scattato alle 15.50 di domenica, quando il brianzolo all'altezza del nono tiro della classicissima via Cassin ha mancato l'appiglio ed è caduto per una quindicina di metri, sbattendo ripetutamente contro le rocce, prima di rimanere appeso nel vuoto alla fune di sicurezza. I soccorritori si sono calati dall'alto per circa 150 metri per poterlo raggiungere, assicurare alle loro corde e liberarlo dalle sue. Quindi sono riusciti a portarlo al sicuro su una sorta di terrazza naturale, dove lo hanno vincolato al verricello e issato sull'eliambulanza di Como, il cui pilota ha dovuto lottare contro le raffiche di vento e gli ostacoli naturali per consentire di tratte il ferito a bordo.
L'uomo è stato trasferito con il mezzo aereo all'ospedale Alessandro Manzoni, dove gli sono stati diagnosticati lesioni alla spalla e all'avambraccio sinistro, più altri traumi. Era inoltre allo stremo delle forze, perché rimasto impigliato nelle imbragature, senza la possibilità di muoversi.
Tutti gli altri invece sono dovuti ridiscendere a piedi, con gli zaini carichi di attrezzature e l'altro scalatore anche lui spossato e spaventato, con in più il sole già tramontato. Nonostante gli imprevisti e la complessità del caso alle 22.50, dopo sette ore filate di lavoro, la missione si è conclusa nel migliore dei modi.
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