Casatenovo, 26 maggio 2013 - È ritenuto il basista di una banda specializzata in furti di biciclette professionali, tra le quali probabilmente anche quelle razziate a più riprese a inizio anno in Brianza, in alcuni negozi di Casatenovo, Merate e Oggiono. Lo hanno fermato e arrestato al termine di un concitato inseguimento i carabinieri della Compagnia di Fano. Si tratta di un pregiudicato moldavo di 38 anni. Viaggiava su un furgone rubato a metà maggio proprio a Casatenovo, un Fiat Ducato non ancora immatricolato carico di una dozzina di due ruote da corsa e di mountain bike dal valore di oltre 70mila euro.

A quanto pare i militari del centro marchigiano gli stavano dietro da tempo, monitorando i suoi spostamenti a distanza anche grazie ad un gps posizionato a sua insaputa sul camioncino. Gli operatori del 112 l’altra notte sono riusciti a intercettarlo lungo il viale John Fitzgerald Kennedy della cittadina in provincia di Pesaro e Urbino mentre procedeva a velocità sostenuta al volante del veicolo.
Gli hanno esposto la paletta per invitarlo ad accostare, ma l’immigrato non solo non ha rallentato ma ha accelerato ulteriormente cercando di investire gli uomini in divisa per poi proseguire la folle corsa verso la periferia. I carabinieri tuttavia lo hanno tallonato.

Nel frattempo sono stati mobilitati tutti i rinforzi disponibili. Il fuggitivo, nonostante fosse ormai senza più via di scampo, ha ripetutamente tentato di speronare le gazzelle alle sue calcagna fino a quando, in località Sant’Orso ha deciso di disfarsi del mezzo e della refurtiva e di provare un’ultima disperata fuga a piedi, senza tuttavia riuscire ad andare molto lontano. Per ora è accusato di ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale, ma le indagini proseguono.

Sono stati informati e contattati di quanto successo anche i colleghi della Compagnia di Merate, sia perché si è scoperto che il furgone era stato fatto sparire il 10 maggio dalla concessionaria Penati auto di Casatenovo, sia perché si sospetta che possa esser coinvolto anche nella serie di colpi messi a segno a più riprese in zona tra la fine del 2012 e i primi mesi del 2013, a Il Biciao di Merate, il Rame bike shop di Casatenovo e lla rivendita Lorenzo Sala di Oggiono, presi di mira diverse volte. Dai primi accertamenti investigativi si ritiene il 38enne sia il capo di un’organizzazione divenuta il terrore di tutti i ciclisti del Nord e del Centro Italia.

Le bici recuperate l’altra notte come quelle sparite e di cui si sono perse le tracce probabilmente sono destinate al mercato nero dei Paesi dell’Est Europa, dove verrebbero trasportate tramite vettori stranieri. Un altro canale di vendita potrebbe essere quello di un siti internet ucraino individuato proprio dai militari di Merate, che avevano subito compreso di trovarsi davanti a un giro molto grosso, tanto da interpellare anche gli agenti dell’Interpol.

di Daniele De Salvo