Oggiono, 25 maggio 2013 – Carabinieri ma per finta, con il solo scopo di fermare qualche ragazza e magari riuscire ad abbordarla. Una “bravata” che due brianzoli non più proprio ragazzini potrebbero pagare cara, molto cara, fino a a quattro anni di prigione.

Un 37enne di Galbiate e un 32enne di Costa Masnaga giovedì sera si sono spacciati per operatori del 112, improvvisando una sorta di posto di controllo in via Papa Giovanni XXIII a Oggiono, senza indossare alcuna divisa ma con in pugno una paletta segnaletica, con la quale hanno fermato diversi automobilisti in transito, soprattutto automobiliste giovani e avvenenti.

Qualcuno però si è reso conto che non si trattava affatto di militari e ha telefonato ai carabinieri, quelli veri che sono riusciti a intercettare i due prima che potessero tagliare la corda al volante di una Lancia Y, a bordo della quale è stata scovata la paletta con tanto di scritta “carabinieri”.

Entrambi hanno spiegato di averla trovata casualmente in strada e di averne approfittato per inscenare un presidio di pubblica sicurezza per divertirsi, ma soprattutto per provare ad agganciare qualche esponente del gentil sesso. Di ragazze in verità non ne hanno conquistata nemmeno una, in compenso sono stati denunciati per possesso di segni distintivi contraffatti, un reato per il quale è prevista una condanna appunto fino a quattro anni di reclusione.