Oggiono, 7 maggio 2013 - Sarebbero scappati a bordo di un’auto scura, probabilmente un’utilitaria rubata, i tre rapinatori che settimana scorsa hanno fatto irruzione nell’abitazione di un imprenditore di Oggiono. I banditi sarebbero fuggiti in direzione della Brianza e sarebbero stati immortalati dalle telecamere del sistema di videosorveglianza cittadino, che già in diverse occasioni hanno aiutato investigatori a risolvere delicati casi perchè in grado di riprendere nel dettaglio anche le targhe dei veicoli in transito, pure di notte.

Dagli inquirenti non trapela nulla sulle indagini, segno tuttavia che potrebbero essere sulle tracce dei colpevoli. I carabinieri della stazione locale e del Nucleo operativo della Compagnia di Merate starebbero anche lavorando sui tabulati telefonici del cellulari che hanno agganciato le celle della zona, ma avrebbero in mano anche altri importanti elementi e indizi, come le impronte lasciate dai balordi, che hanno agito a volto scoperto e a mani nude. Si presume si tratti di slavi o comunque di persone originarie dell’Est Europa, che tuttavia risiederebbero nel nostro Paese da diverso tempo. Sergio Pirovano, la vittima dell’assalto, titolare dell’omonima azienda di via Mognago 22 che produce macchinari tessili, ha infatti riferito che parlavano perfettamente l’italiano e che avrebbero tradito appena l’inflessione straniera.

Gli intrusi lo hanno sorpreso nel sonno. Quando hanno abbattuto a calci la porta del suo appartamento, che si estende sopra il capannone che ospita l’attività industriale, non si aspettavano di trovarselo davanti, verosimilmente volevano mettere a segno solo un furto. Invece che battere in ritirata tuttavia hanno immobilizzato l’oggionese legandolo ad una sedia, minacciandolo con i coltelli a serramanico che impugnavano per obbligarlo ad aprire la cassaforte.


L’ostaggio tuttavia era talmente spaventato e sotto choc che non ha potuto obbedire all’ordine. Alla fine gli hanno rubato un iPod, due cellulari e alcune carte credito. Il brianzolo, quando dopo oltre un’ora, si è riuscito a liberare, le ha immediatamente bloccate, ma forse i colpevoli potrebbero aver cercato di utilizzarle per prelevare contanti, un altro indizio su cui si starebbero concentrando i militari.

di Daniele De salvo