Lecco, 26 aprile 2013 - Ha lottato strenuamente, ma alla fine non ce l’ha fatta. Cristian Marchio, il giovane galbiatese portato in ospedale a Lecco dopo un incidente stradale di giovedì mattina a Valmadrera, è deceduto nel pomeriggio di oggi. Il ragazzo, 19 anni, già venerdì era stato dichiarato in stato di morte cerebrale, ma nel pomeriggio il personale medico aveva osservato un leggero riflesso respiratorio, per cui ha continuato a stare in terapia intensiva fino al pomeriggio di ieri quando, verso le 16, dopo un periodo di accertamento di circa sei ore, i medici del Manzoni hanno accertato il decesso del giovane che per due giorni ha lottato con tutte le sue forze tra la vita e la morte.

I familiari hanno acconsentito l’espianto degli organi e nella giornata di domani lo staff sanitario deciderà quali di questi saranno donati. Marchio era arrivato nel nosocomio lecchese giovedì in condizioni gravissime. Nella mattinata, verso le 5.30, quattro giovani di età compresa tra i 19 e i 25 anni, tutti residenti a Galbiate, si trovavano a Parè di Valmadrera e stavano percorrendo la strada che costeggia il lago a bordo di una Chevrolet Matiz. Per poco l’auto non era caduta nel lago, in un punto in cui le acque sono profonde, e i quattro giovani nell’abitacolo sono stati subito soccorsi da un passante che ha allertato immediatamente il 118 e la Polizia stradale. 

Sono stati portati all’ospedale Manzoni di Lecco, mentre Marchio era stato trasportato all’ospedale Fatebenefratelli di Erba in codice verde, per poi essere riclassificato come prognosi riservata e trasferito al reparto di neuro rianimazione lecchese. L’auto, completamente distrutta, appartiene a un parente di uno dei ragazzi coinvolti nell’episodio ed è stata posta sotto sequestro. Cristian abitava in località Vignola a Galbiate e girava spesso con gli amici per il comune brianzolo.

Di fede interista, al ragazzo piaceva il pugilato, il kickboxing e gli sport di contatto, ma anche andare in moto, uscire con gli amici e trascorrere con loro serate piacevoli. «Ciao Cri, hai lottato fino alla fine, sarai sempre nei nostri cuori», è la frase che un amico ha scritto ieri sera sulla sua bacheca di Facebook. Sono centinaia i commenti lasciati sul suo profilo, segno dell’affetto e dell’amicizia che molti nutrivano verso questo giovane pieno di vita, che non ha potuto diventare adulto.

 

di Fabio Landrini