Premana, 18 aprile 2013 - L’orso sta scendendo verso la parte centrale della Valsassina. Alcune orme di un grosso animale infatti sono state fotografate nella zona della Bocchetta di Olino, tra Valvarrone e Valsassina. Le impronte sono state rinvenute a quota 1.600 metri da un appassionato di trekking, intento a godersi la bella giornata in alta quota si è imbattuto per caso in alcuni solchi nella neve. Incuriosito si è avvicinato e ha scoperto che erano tracce lasciate da un animale di grossa taglia. Subito le ha fotografate e successivamente sono state inviate agli uffici della Provincia di Lecco, dove gli esperti hanno confermato che si trattano di orme di orso.

È sicuramente stesso esemplare che poche settimane fa è stato ripreso dalle telecamere a infrarossi mentre era intento a cibarsi di api e miele. Gli indizi infatti fanno pensare proprio che il plantigrado sia lo stesso avvistato il 29 marzo negli alpeggi sopra l’abitato di Premana. Le tracce, come risulta dalle immagini (foto Valsassinanews.com), sono di alcuni giorni fa e gli esperti di Villa Locatelli segnalano che «è coerente con clima e comportamento, dunque è altamente probabile che chi ha lasciato quelle orme sia proprio l’orso già osservato sopra Premana».

Dall’avvistamento si può notare come il plantigrado sia sceso di qualche chilometro in linea d’aria e, attraversando valli e vallette, è salito fino a giungere ai 1.600 metri di altitudine. Si trova a sud di Premana, a est del Pian delle Betulle, a ovest della val Biandino e a nord di Primaluna e Introbio. Sui movimenti successivi, data anche la particolare posizione in alta quota e nella neve, è difficile fare previsioni e seguire gli spostamenti dell’orso. Quasi certamente il plantigrado è lì da tempo, probabilmente un mesetto.

L’orso è tornato nel lecchese dopo un anno. Lo scorso maggio si era fatto vedere a Ballabio e poi sulle montagne del Lario occidentale, mentre nel 2013, a fine marzo, sono state rilevate orme sulla neve nella zona degli alpeggi di Mosnico e Luera, nel territorio comunale di Premana. Nelle ultime settimane a sud della Valtellina. «Si può dedurre - ricorda l’assessore provinciale all’Ambiente Carlo Signorelli - che si tratti di un maschio schivo e timoroso. Le regole di prudenza sono comunque auspicabili da parte di chi lo dovesse incontrare». Gli uomini del Corpo forestale dello Stato e della Polizia provinciale sono al lavoro per rintracciarlo e tutelarlo.