Osnago, 14 aprile 2013 - Hanno completamente sbarrato la strada, tranciato i cani della corrente per lasciarla al buio e poi sfondato con un furgone il portone blindato del capannone. A entrare in azione l’altra notte a Osnago sono state almeno otto persone, più probabilmente altri due complici appostati con il compito di pali. Il piano è stato studiato a tavolino e i malviventi miravano a razziare ottone, rame e altri metalli preziosi della Giacar di via Libero Grassi, società specializzata nella componentistica elettronica.

Ma il furto è stato sventato in extremis per l’intervento dei carabinieri e degli agenti di un istituto di vigilanza privato, che hanno costretto i ladri a fuggire non solo a mani vuote ma anche a piedi. I malviventi infatti sono stati obbligati alla ritirata per non essere catturati e disfarsi del camioncino appena utilizzato come ariete, che poi si è scoperto essere stato rubato il giorno precedente a Monza.

Il colpo poi fallito è stato messo a segno poco dopo l’una. I componenti del commando hanno prima transennato la strada di accesso con delle alte recinzioni metalliche, quindi spento tutti i lampioni dell’illuminazione pubblica manomettendo le centraline di alimentazione, forzato il cancello carraio e infine abbattuto con il veicolo la porta dello stabile in cui si trova l’attività industriale, provocando danni per oltre 20mila euro.

Gli intrusi tuttavia hanno dovuto fare i conti con il mancato funzionamento di un muletto che intendevano adoperare per caricare sul furgone i bancali di metallo, hanno perso troppo tempo per cercare di metterlo in moto e sono loro piombati addosso i militari della Compagnia di Merate e i vigilantes della Sicuritalia. Alla vista degli uomini in divisa, gli sconosciuti si sono dileguati nel nulla attraverso i campi della zona.

Adesso gli investigatori stanno cercando di identificare i colpevoli che potrebbero essere stati immortalati all’opera dalle telecamere a circuito chiuso di altre realtà produtttive dello stesso comparto industriale. Un episodio analogo, purtroppo per le vittime andato a buon fine, si era già verificato il mese scorso.