Merate, 14 aprile 2013 - Avrebbe abusato della figlia di soli sette anni e non sarebbe stata nemmeno la prima volta. Per questo un trentenne sudamericano, che abita a Merate è stato denunciato con l’infamante accusa di violenza sessuale nei confronti di minori. Ma l’inchiesta prosegue e se si dovessero trovare ulteriori riscontri presto, per lui potrebbero aprirsi le porte del carcere.

L'uomo, che sembrerebbe avere problemi di dipendenza dall’alcol, venerdì pomeriggio, avrebbe approfittato della sua bambina tra le mura domestiche. In quel momento sembra fosse per l’ennesima volta ubriaco. La madre della piccola, anche lei straniera, ha subito intuito che potesse essere successo qualcosa perchè la piccola era molto triste contrariamente al solito. Non è stato semplice convincerla a confidarsi, un po’ per timore del padre e in parte per un forte senso di vergogna. «Mamma, papà continua a mettermi le mani lì», avrebbe infine rivelato indicandosi le parti intime. La donna, quando ha avuto la conferma di quanto sarebbe avvenuto, non ha esitato ad accompagnare la piccola all’ospedale San Leopoldo Mandic.

I pediatri e i ginecologi del presidio brianzolo, così come prevede il protocollo hanno subito dirottato come di prassi la piccola paziente ai colleghi della clinica Mangiagalli di Milano, specialisti del settore delle violenze. Una procedura utilizzata proprio per non compromettere eventuali prove. I medici in effetti avrebbero evidenziato la presenza di piccole lesioni sul corpo della bimba e a quel hanno messo al corrente i carabinieri, che a loro volta poi hanno informato. I militari si sono subito messi al lavoro per verificare quanto effettivamente avvenuto.

Oltre alla cartella clinica, hanno acquisito pure diverse testimonianze di familiari, parenti e amici della coppia di stranieri, i quali l’altra sera sono stati convocati d’urgenza in caserma dove avrebbero ulteriormente fornito altri dettagli, avanzando anche il sospetto che non sarebbe stato il primo episodio del genere. Dopo una notte di indagini serrate, il Pm di turno incaricato del caso (il sostituto procurato Rosa Valotta) ha deciso di denunciare lo straniero.

Nei prossimi la presunta vittima della scabrosa vicenda, i cui contorni sono ancora tutti da definire e i particolari da accertare, verrà ascoltata dal magistrato con l’assistenza di una psicologa e di esperti dell’infanzia e solo al termine dell’audizione protetta deciderà se emettere ulteriori provvedimenti. Intanto sia la mamma sia la bimba sono stati allontanati da casa, hanno chiesto ospitalità e rifugio da alcuni connazionali.

di Daniele De Salvo