Brivio, 3 aprile 2013 – I ladri sono riusciti a dileguarsi nel nulla ma i carabinieri hanno recuperato praticamente tutta la refurtiva, dal valore di migliaia di euro e sventato altri furti. I militari del Radiomobile, quando l'altra notte hanno visto sfrecciare due individui a bordo di un Volkswagen Caddy lungo la Sp 72 ad Airuno, hanno subito intuito che stava succedendo qualcosa. Li hanno immediatamente inseguiti, ma i fuggitivi, dopo qualche chilometro, hanno letteralmente abbandonato il veicolo in mezzo alla strada e proseguito la corsa a piedi.

Sul furgoncino gli operatori del 112 hanno rinvenuto nove canne da pesca, due computer con tanto di tastiera e monitor, una macchinetta del caffè e diversi capi di abbigliamento, naturalmente tutto materiale rubato. Dagli accertamenti hanno poi scoperto che il veicolo apparteneva ad un imprenditore di Bellano, titolare di un'azienda che si trova nell'area industriale “Le Foglie” di Brivio, a poche centinaia di metri di distanza da dove erano loro.

Senza perdere tempo si sono precipitati lì pensando che magari qualche complice dei due appena scappati fosse ancora all'opera. E anche in questo caso non si sbagliavano, perché hanno sorpreso in azione altri quattro sconosciuti intenti a caricare su un Fiat Iveco diverse materie plastiche appena razziate da un capannone del comparto produttivo più attrezzi da lavoro e parecchi gioielli in oro fatte sparire da una terza ditta, dove la moglie del proprietario della realtà artigianale li aveva lasciati perché riteneva che fossero più al sicuro che a casa.

Il maltolto è già stato restituito a chi di dovere, eccezion fatta per le canne da pesca, prodotti professionali da veri intenditori che da soli valgono almeno 10mila euro. Gli investigatori stanno tentato di risalire ai legittimi proprietari spulciando le denunce dei furti messi a segno nell'ultimo periodo, ma confidano anche che qualcuno si faccia avanti per reclamarle.