Paderno d’Adda, 15 marzo 2013 - In una manciata di minuti hanno fatto sparire decine di stecche e di pacchetti di sigarette, più i soldi dal registratore di cassa, per un bottino di oltre 5mila euro. Il furto è stato messo a segno ai danni del bar della stazione di Paderno d’Adda. E’ la sesta volta in nemmeno un anno che il locale, gestito da Cesare Sangalli, che ha 37 anni e vive in paese, viene preso di mira, l'ultima solo il mese scorso.

Gli intrusi, quattro giovani in tutto, hanno studiato il piano nel dettaglio, muovendo alla perfezione ed in maniera estremamente sincronizzata. Con una mazza di ferro e un’ascia hanno spaccato la serranda in metallo posta a protezione dell’ingresso principale e quindi la vetrina della porta d’acceso. Apertisi il varco in tre sono entrati all’interno del pub, con annessa tabaccheria, mentre uno è rimasto fuori con il compito di palo.

Le bionde, custodite in un piccola magazzino che è stato completamente ripulito, sono state buttate in fretta e furia dentro due lenzuola trasformate all’occorrenza in sacchi improvvisati. Una volta preso tutto quello che potevano i malviventi sono scappati, incuranti dei residenti della zona che li osservavano dalle finestre delle vicine abitazioni e dell’ululato delle sirene dei carabinieri. Nel giro di breve sono spariti come nel nulla.

L’intera azione è stata immortalata dai molteplici occhi elettronici del sistema di videosorveglianza a circuito chiuso con telecamere installate sia all’interno dell’esercizio pubblico sia fuori. Alcuni abitanti del quartiere hanno riferito di aver sentito parlare i colpevoli con accento dell’est Europa, probabilmente romeno, proprio come i sette ladri arrestati quest’oggi dai militari della Compagnia di Varese, che però stanno ancora cercando altri otti complici. Forse sono proprio gli stessi che hanno colpito a Paderno.