Airuno, 2 marzo 2013 – Ogni giorno per quella abitazione passavano dai sei agli otto uomini al giorno, uno strano viavai che non è sfuggito ai carabinieri, i quali hanno scoperto che quell'appartamento altro non era che una casa di appuntamenti in pieno centro ad Airuno, gestito da una 49enne dominicana.

I clienti erano soddisfatti sia dalla stessa tenutaria, sia da altre connazionali, che mediamente riuscivano a guadagnare con il mestiere più antico del mondo fino a un migliaio di euro al dì. Le donne probabilmente avevano mangiato la foglia e compreso che i militari prima o poi sarebbero intervenuti per chiudere il bordello clandestino e si stavano preparando a traslocare altrove.

Ma gli operatori del 112 sono intervenuti prima che le lucciole facessero armi e bagagli e se ne andassero. La caraibica è stata così denunciata per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Le indagini tuttavia proseguono per capire quanto lucciole sono passate da lì.

Si sospetta inoltre che i soldi incassati siano finiti anche nella tasche di altri che gestiscono un giro più ampio. Dalle prime verifiche si è intanto scoperto che i clienti venivano attirati tramite annunci abbastanza espliciti sui giornali locali. Non è la prima volte che in Brianza gli investigatori hanno a che fare con giri di prosituzione, ma solitamente hanno a che fare con cinesi.