Lecco, 24 febbraio 2013 - È allarme crisi anche nella città del Manzoni. Millecento famiglie del capoluogo non c’è la fanno più e si registra ormai uno sfratto al giorno. Sono centinaia le persone sole che si rivolgono ai servizi sociali del Comune. Ed è sempre di più affollata anche la mensa della Caritas di via San Nicolò. Ogni giorno oltre 25 persone, non solo extracomunitari, si rivolgono al centro di soccorso. Per quelle che soffrono maggiori difficoltà c’è l’aiuto dei servizi sociali del Comune. La Caritas decanale di Oggiono per aiutare le persone in difficoltà (1.230 persone aiutate lo scorso anno) ha rivolto l’invito a Comuni e parrocchie per il progetto «Dai da mangiare agli affamati».

I dati sono usciti dal convegno Caritas della III zona di Lecco, che ha visto una grande partecipazione di volontari che si occupano delle persone più fragili. Sono oltre mille i volontari che coprono le iniziative di solidarietà. «Serve una rete di relazioni con i servizi sociali per costruire un rapporto di collaborazione con tutte le associazioni - spiega Marina Panzeri, direttore politiche sociali di supporto alla famiglia del Comune di Lecco - Oggi le politiche sociali sono sempre più importanti in particolar modo per la difficile situazione di crisi che stiamo attraversando e la coprogettazione, (dove la Caritas è una delle anime), serve per proporre iniziative verso il settore».

«Anche nel nostro territorio la crisi economica è grave. Assistiamo sempre di più a domande d’aiuto di persone che hanno perso il posto di lavoro perché hanno terminato gli ammortizzatori sociali. Persone che si rivolgono a noi perché non ce la fanno più a pagare l’affitto o le bollette di gas e luce». Il convegno coordinato da don Ettore Dubini, responsabile della Caritas Zona di Lecco, è stato concluso dall’intervento di Luciano Gualzetti, vicedirettore della Caritas Ambrosiana e da poco nominato presidente dell’associazione Antiusura di San Bernardino di Roma.

di Gianni Riva