Cassago Brianza, 21 febbraio 2013 - A processo per colpa dello sciopero dei ferrovieri. Un pregiudicato è stato infatti arrestato per evasione dai domiciliari perché non è rincasato entro l’orario previsto a causa del picchetto di protesta organizzato martedì dai dipendenti di Trenord che aderiscono al sindacato Orsa. Quando è riuscito a tornare indietro ormai era già troppo tardi e ad attenderlo ha trovato i carabinieri, i quali non hanno potuto altro che accompagnarlo in caserma e la mattina seguente in tribunale a Lecco perché la legge e legge.

In manette è finito Wiliams Barone, pregiudicato di 27 anni di Cassago Brianza, il quale l’altro giorno si è recato a Lecco il treno per un appuntamento con gli specialisti del Sert, il Servizio contro la tossicodipendenza. Quando è tornato in stazione tuttavia si è accorto che non c’era alcuna partenza prevista per il rientro a causa dello sciopero. In aula, davanti al giudice, ha raccontato di non aver potuto utilizzare gli autobus né di essere riuscito a chiamare i genitori o qualche amico per chiedere un passaggio perché senza soldi. Di avvisare i militari invece non gli sarebbe neppure passato per la mente perché era convinto che, date le cause di forza maggiore, nessuno avrebbe sollevato obiezioni.

Così invece non è stato. Quando finalmente è riuscito a rincasare, con parecchie ore di ritardo, gli operatori del 112 della stazione locale di Cremella lo stavano aspettando al varco. Dopo una notte in camera di sicurezza, mercoledì è comparso davanti il giudice il giudice Gian Marco De Vincenzi, che ha aggiornato l’udienza a settimana prossima. Nel frattempo rimarrà ancora ai domiciliari. Da parte sua ha assicurato che non utilizzerà più i treni o comunque, che prima di mettersi in viaggio, verificherà che non siano previsti scioperi.