Calco, 12 febbraio 2013 - Ha patteggiato dieci mesi davanti al Gup Massimo Mercaldo per violenza sessuale (seppur di lieve entità) nei confronti della figlia del nipote, all’epoca dei fatti undicenne. Nei confronti del pensionato ultrasettantenne di Calco il giudice ha pure disposto l’interdizione da qualsiasi occupazione che preveda il contatto con minori. L’uomo ha ammesso quanto contestato dall’accusa (pm Cinzia Citterio), come peraltro già accaduto davanti ai carabinieri di Calco. Proprio l’atteggiamento processuale è valso all’imputato un ulteriore sconto di pena, oltre a quello già previsto per il rito abbreviato. I fatti oggetto dell’udienza si riferivano a un singolo episodio avvenuto il 6 settembre 2011.
 

Secondo l'accusa, quel giorno l’uomo si trovava nel cortile della sua abitazione dove la figlia del nipote stava giocando insieme ad altri bimbetti. Il pensionato ha confermato di essersi avvicinato alla giovanissima, chiedendole di seguirlo in un luogo più appartato. Una volta soli, l’imputato avrebbe chiesto alla bimbetta di fargli vedere le mutandine. Spaventata, la bambina era subito scappata raccontando poi subito l’accaduto ai genitori. In udienza l’uomo si è detto assolutamente amareggiato per quanto accaduto. Ha poi aggiunto che in quel periodo stava assumendo dei farmaci che, mischiati a qualche bicchiere di alcol, gli avrebbero diminuito la capacità di discernimento.

di A.Mor.