Oggiono, 11 febbraio 2013 – Ci aveva già tentato  e gli era già andata male, ma ha voluto riprovarci lo stesso il giorno seguente e gli è andata ancora peggio, perché è stato arrestato. In manette, con l'accusa di furto tentato è finito Salkanovic Mercedes, pregiudicato bosniaco di 20anni, un nomade naturalizzato italiano ufficialmente residente a Bologna, ma di fatto senza casa.

L'uomo domenica pomeriggio, insieme a due complici, ha preso di mira un capannone della Green steel Solana di via per Dolzago a Oggiono con l'obiettivo di arraffare cavi elettrici e altri componente metalliche prodotte nello stabilimento, specialmente rame. Ma è scattato il sistema di allarme, proprio come capitato meno di 24 ore prima. Solo che sabato erano riusciti a farla franca, ieri no.

I tre hanno provato a scappare a bordo di un furgone, tuttavia non sono andati lontano, perché sono stati intercettati da una pattuglia di carabinieri della stazione locale, alle dipendenze del maresciallo Nicolino Ombrosi. I militari infatti erano già in zona per scortare la tradizionale sfilata dei carri di carnevale che si stava svolgendo in paese e sono così  riusciti a bloccare subito i malviventi.

Due hanno proseguito la corsa a piedi dileguandosi nel nulla, uno, il guidatore, no. Dagli accertamenti tra l'altro è pure emerso che il veicolo su cui viaggiavano, un Fiat Ducato intestato a un italiano, probabilmente un prestanome, era sprovvisto di assicurazione

Lo slavo, dopo una notte in camera di sicurezza, questa mattina, lunedì, è stato trasferito in tribunale a Lecco per essere processato per direttissima. Le indagini comunque proseguono, sia per rintracciare gli altri due, sia per verificare se dietro a tutto ci sia, come sembra, un giro più grosso.