Cesana Brianza, 5 febbraio 2013 - Gli hanno devastato l’auto e lo hanno massacrato di botte e a sprangate. La sua «colpa» è quella di aver cercato di impedire che i ladri gli svaligiassero la concessionaria. La vittima dell’aggressione è Manolo Valsecchi, 39 anni di Cesana Brianza, titolare della Mav, una rivendita di macchine agricole e da giardinaggio. Il commerciante domenica intorno all’ora di pranzo stava rincasando con la sua auto, quasi per presentimento ha deciso di allungare il tragitto e di transitare da via Alcide De Gasperi, dove si affaccia l’attività in modo da controllare che fosse tutto a posto. Così però non era: «Ho visto il cancello aperto e una Bmw X3 in mezzo al passaggio, credevo fosse quella di mio padre».


Invece si trattava di quella di quattro sconosciuti, che hanno tentato di scappare. «Io allora ho ho sbarrato loro la strada, ma mi hanno speronato ripetutamente, poi sono scesi mi sono venuti incontro, impugnavano mazze e bastoni di ferro». D’istinto l’imprenditore si è rannicchiato nell’abitacolo del suo Suv, intuendo quello che sarebbe potuto accadere. Purtroppo non si sbagliava. Gli intrusi hanno infranto i finestrini della vettura e poi lo hanno colpito ripetutamente con le sbarre di ferro. «Mi sono riparato sotto il volante, tra il sedile e la pedaliera, facendomi più piccolo possibile, ma mi hanno raggiunto con diverse bastonate alle gambe al capo». Sono stati minuti interminabili, pareva non trascorressero mai.

«Mi è andata bene, ho temuto che avrebbero potuto uccidermi spaccandomi la testa, magari a anche senza volerlo, ma. Purtroppo ho reagito d’impulso, non avrei dovuto provare a fermarli, a mente fredda mi comporterei diversamente, ma in simili frangenti non si riesce a ragionare». Cessato il pericolo ha subito chiamato i carabinieri. In tutta la zona sono scattate le ricerche dei fuggitivi e sono stati allestiti posti di blocco sulle principali strade. La quattro ruote usata dai rapinatori è stato poi ritrovata a Muggiò, provincia di Monza, mentre dei responsabili del furto degenerato in assalto si sono perse le tracce. Evidentemente i colpevoli hanno preferito proseguire la corsa a piedi, oppure con un altro mezzo. Dagli accertamenti è emerso che la Bmw era stata rubata qualche settimana prima a Suello. «Per ironia della sorte è di un mio conoscente - racconta il 39enne -. Gli è già stata restituita. La mia Q5 invece è da buttare, l’hanno distrutta. Quello che importa comunque è che io stia tutto sommato bene, mi sono molto spaventato, ma mi sto riprendendo».

di Daniele De Salvo