Lecco, 28 gennaio 2013 - Sei anni e mezzo in primo grado per Dalmazio Gilardi, 48 anni. E' la condanna più pesante nel processo che vedeva l'ex benzinaio lecchese a giudizio, insieme ad altri sei imputati, per estorsione e usura. Si è conclusa poco fa in tribunale a Lecco l'udienza-fiume nel processo scaturito dall'Operazione "Cappio" che nel gennaio 2006, dopo più di due anni di indagini, scoperchiò un giro di estorsioni, usura, concussione e corruzione che portarono a una trentina di arresti, tra cui anche ex ufficiali giudiziari (già condannati) del tribunale di Lecco. A Dalmazio Gilardi, che aveva subito ammesso le proprie colpe collaborando con l'allora pm Luca masini a far luce sui giri di "mazzette, la pena più severa di sei anni e mezzo, come detto.

Un anno e quattro mesi per altri quattro dei sei imputati accusati di corruzione: Giuseppe Benedetto Panzeri, 83 anni, pure di Lecco e Giovanna Costadoni, 46 anni di Galbiate (per entrambi pena sospesa), Roberto Rusconi, 60 anni di Valmadrera e Michele Mamone, 41 anni di Civate (per entrambi pena non sospesa). Non doversi procedere per intervenuta prescrizione del reato ascritto (corruzione) per gli ultimi due imputati, Pietro Corti, 65 anni di Galbiate, collaboratore di giustizia ed Emilio Tei, 66 anni di Lecco.

 

di Andrea Morleo