Lecco, 24 gennaio 2013 - Sono finiti in carcere i responsabili del furto di un motore fuoribordo avvenuto la notte tra lunedì e martedì a Colico che erano stati bloccati dalla Polstrada di Bellano. Ieri mattina in tribunale a Lecco due moldavi,  MihailTerigradean, 36 anni,e Vasile Carinacu, 25 anni e Vasail Radu, 33anni,  sono stati processati per furto e ricettazione poiché il proprietario del furgone usato per l’azione, un cittadino moldavo pluripregiudicato e agli arresti domiciliari, ha sporto denuncia di furto. I giudici hanno condannato il 33enne romeno a dieci mesi di reclusione e a 600 euro di multa, i due moldavi invece a otto mesi di reclusione e 400 euro di multa. I tre malviventi, che ora sono detenuti nel carcere di Pescarenico, erano stati arrestati dagli agenti della polizia stradale che avevano riconosciuto il mezzo sul quale viaggiavano in Superstrada.

 

Il furgone Fiat con targa moldava era stato indicato alla Polstrada dai carabinieri di Gravedona che lo avevano già seguito riconoscendolo come mezzo utilizzato per altri furti in precedenza. Gli agenti hanno incrociato il furgone sul doppio senso della Superstrada 36 nella galleria Monte Piazzo, hanno fatto inversione e lo hanno bloccato a Bellano. Durante la perquisizione dei veicolo gli agenti hanno rinvenuto diversi attrezzi da scasso e il fuoribordo «Yamaha 100 four stroke», che presentava recenti abrasioni sulla calotta e risultava coperto di terra ancora umida nella parte inferiore del gambo dell’elica, inoltre tutti i cablaggi elettrici e le connessioni erano state tagliate in modo da danneggiare l’intero apparato per non smontarlo perchè richiedeva troppo tempo.

 

Alla luce di tutti questi indizi i poliziotti avevano quindi arrestato i tre stranieri che ieri sono stati condannati. Questo ennesimo episodio dimostra come le bande criminali dell’Est non abbiano mollato la presa sul ricco mercato dei motori in Italia, questo nonostante l’intensa attività delle forze di polizia e gli arresti che si sono moltiplicati negli ultimi tempi. Negli ultimi anni i proprietari di imbarcazioni ormeggiate sui litorali del Lario hanno passato notti insonni a causa dell’assalto dei banditi che hanno preso di mira il territorio.

 

di Stefano Cassinelli