Bellano, 23 gennaio 2013 - Un nuovo punto segnato dalle forze dell’ordine contro i ladri di motori fuoribordo sul Lario. Lunedì sera la Polizia stradale ha fermato e quindi arrestato due cittadini stranieri che avevano appena rubato un motore fuoribordo da 100 cavalli presso il Green village di Colico. Mancano ancora i minimi dettagli dell’attività ma a quanto si apprende tutto è partito dall’individuazione da parte dei carabinieri di Menaggio di un furgone che era già stato protagonista di furti tanto che i militari se lo ricordavano perchè avevano già arrestato i proprietari in occasione di altri furti di motori fuoribordo da alcune imbarcazioni ormeggiate sulla sponda comasca del lago.

I carabinieri hanno seguito per diverso tempo il furgone che poi ha lasciato la strada statale al Ponte del passo spostandosi verso Colico, a quel punto i militari avrebbero passato le indicazioni ai colleghi lecchesi e così la polizia stradale si è attivata. Il furgone è stato intercettato dopo un paio d’ore sulla Superstrada 36 e a quel punto gli agenti in servizio a Bellano hanno deciso di fermare il veicolo per fare degli accertamenti. A bordo del mezzo si trovavano due uomini, pare con precedenti specifici, che trasportavano un motore fuoribordo da 100 cavalli. Le domande degli agenti sulla provenienza del grosso motore hanno immediatamente messo in difficoltà i due stranieri che sono stati fermati per accertamenti.

Nel frattempo si è provveduto a risalire alla provenienza del motore e si è scoperto che era stato rubato poco prima a Colico. I ladri avevano tagliato una recinzione e si erano introdotti al Green village dove oltre al motore rubato avevano cercato di smontare anche altri fuoribordo senza successo. Dopo il furto il furgone è ripartito in direzione Lecco ma purtroppo per i ladri la pattuglia della Stradale li ha intercettati. Sono ora in corso una serie di verifiche da parte degli inquirenti per stabilire l’esatta dinamica di quanto avvenuto. Resta il fatto che la malavita organizzata, soprattutto dall’est Europa, continua ad operare sul territorio alla ricerca di motori fuoribordo che hanno un valore abbastanza alto e sono facilmente smerciabili