Varenna, 17 gennaio 2013 - Una piccola Dubai sul lago di Como. In molti così fanno riferimento all’Ambito di trasformazione urbanistica presentato dall’amministrazione comunale di Varenna che propone «un’addizione a lago» che tradotto significa riempire una parte di lago con costruzioni. Un’idea portata avanti dal sindaco Carlo Molteni che la giudica «strategica per il futuro, perché il futuro va pensato ora», ma che non piace agli ambientalisti, all’opposizione e che sta raccogliendo pareri tecnici piuttosto negativi dalle istituzioni. L’Ambito di trasformazione prevede una «addizione a lago» del borgo cittadino mediante la formazione di una marina nautica integrata con una piattaforma commerciale e un parcheggio multipiano, oltre all’insediamento di un resort di eccellenza con 120 camere a cui si aggiungerebbero un centinaio di posti barca, spazi commerciali, 120 parcheggi subacquei, una passeggiata a lago e altro ancora per una superficie di oltre 18.600 metri quadrati.

«Per ora non c’è un progetto ma una previsione di realizzare una struttura ricettiva di alto livello che servirebbe a qualificare tutto il comparto turistico - spiega il primo cittadino -. Per ora nessuno ha presentato un progetto. È un’idea alternativa perché non vogliamo toccare il territorio: riteniamo che sia un patrimonio che non deve essere toccato e lo vogliamo salvaguardare. Bisogna, però, pensare allo sviluppo e non ci sono altri spazi a Varenna e così nasce l’idea di ampliare il territorio sul lago». Per Molteni i paragoni con l’emirato arabo lasciano il tempo che trovano.

«Ci dicono che siamo come Dubai, ma al di là delle critiche bisogna pensare a fare dei progetti strategici che possono non essere compresi al momento, ma qui si sta parlando di futuro. Non c’è nulla di preordinato, si tratta di una suggestione progettuale per capire come poteva essere accolta come ipotesi futuribile. Il discorso è condividere la suggestione progettuale, se poi non verrà accolta, non importa, ma bisogna pensare in grande». Il primo cittadino difende l’idea a precisa: «Questo è un valore aggiunto che si potrebbe anche considerare indispensabile. Se si vuole creare qualcosa di nuovo e di utile per lo sviluppo futuro del paese dobbiamo pensarci adesso altrimenti resteremo sempre lì dove siamo».

Il primo cittadino afferma di essere abituato a presentare soluzioni che si possono anche criticare e non si tira indietro su eventuali sviluppi per il futuro. «Quando ci sarà un progetto ci ragioneremo - dice -. Adesso tutti parlano senza cognizione di causa. Si grida al lupo al lupo e poi il lupo non arriva nemmeno. A Varenna non abbiamo mai ammazzato il paesaggio e abbiamo sempre cercato di lavorare in armonia con enti sovracomunali».


stefano.cassinelli@ilgiorno.net