Colle Brianza, 12 gennaio 2013 - Il padre morì in un’incidente sul lavoro, la famiglia attende il risarcimento da ben diciassette anni. Il caso è tornato prepotentemente d’attualità ieri mattina, nell’udienza con imputato Alberto Panzeri, ex imprenditore edile di Colle Brianza. Accusato di appropriazione indebita e di aver distratto i fondi per non versare il risarcimento danni alla famiglia di Mellec Limollari, albanese con regolare permesso in Italia, residente a Pescate, vittima di un incidente sul lavoro nel 1995.

A raccontare la storia è la figlia Rina. «Avevo undici anni - ricorda - quando mio padre morì travolto da un mezzo meccanico. Oggi a distanza di oltre diciassette anni attendiamo ancora il risarcimento». Alberto Panzeri, titolare di un’impresa edile di Colle Brianza, è stato condannato per omicidio colposo e alla richiesta di risarcimento danni ha dichiarato di essere nullatenente. Peccato che nel 2009 ha venduto gli immobili di proprietà per un valore vicino al milione di euro.

Questa vicenda è oggetto del procedimento giudiziario, con Alberto Panzeri difeso dall’avvocato Stefano Pelizzari; parte civile l’avvocato Vito Zotti. Nell’udienza presieduta dal giudice Chiara Arrighi è stata sentita la sorella di Alberto Panzeri, Maria Teresa, che nel luglio 2009 ebbe una procura da parte del fratello per cedere l’immobile. «Avevo dei crediti da saldare - ha detto ieri davanti al giudice Maria Teresa Panzeri - e quei soldi mi servivano per saldare quella cifra». Sono stati inoltre sentiti altri testimoni, in particolare chi ha acquistato gli immobili, e il giudice Chiara Arrighi ha chiesto anche come soni stati effettuati i pagamenti.

L’udienza è stata aggiornata per sentire altri testi e la discussione finale. L’avvocato difensore Stefano Pelizzari ha portato alcuni documento per scagionare l’imputato. Al termine dell’udienza la figlia della vittima dell’incidente avvenuto nel 1995 è scoppiata in lacrime: «Voglio giustizia, non rivedrò più mio padre, ma chi ha causato la sua morte deve pagare». è la conclusione di Rina Limollari.
 

A. Pa.