Missaglia, 15 dicembre 2012 - La Fiom lecchese continua a perdere pezzi. Altri sei tesserati hanno abbandonato la Cgil per passare tra le fila dell’Usb, Unione sindacale di base. Sono tutti dipendenti della Sircatene di Missaglia, storica attività guidata da Rossella Sirtori, l’ex numero uno di Confindustria Lecco.

 

Tra i “disertori” c’è anche Roberta Spazian, 47enne di Merate, un pezzo grosso della Federazione dei metalmeccanici, perchè ormai ex vicepresidente della Federazione italiana metalmeccanici e membro del direttivo provinciale del sindaco rosso, la quale ha rassegnato le dimissioni da tutti gli incarichi per continuare solo a mantenere il ruolo di delegata interna della Rsu, in quanto eletta direttamente dai compagni di lavoro.

 

“Dopo tanti anni di militanza e lotte come iscritta Fiom-Cgil, sento di non riconoscermi più in questa organizzazione. - ha scritto in una letta aperta - Troppe vicende sono state gestite, a mio parere, in malomodo da tutte le organizzazioni sindacali in azienda. Nella mia azienda, l'attività sindacale portata avanti da queste organizzazioni delude ormai da anni la maggior parte dei miei colleghi”.

 

E ancora: “Si è creato un legame debole, superficiale, distante dai problemi dei lavoratori che, nonostante tutto, con fatica hanno appoggiato le iniziative sindacali, vedendo ripagati i loro sacrifici con l'ennesima firma sui contratti separati e sull'accordo produttività; tutto questo è sconcertante, delude ognuno di noi, vedere l'attuale funzione dei sindacati, come trampolino per il politico di turno che garantisce quei così tanto desiderati ‘5 minuti’ di visibilità alle organizzazioni Cgil-Cisl-Uil“.

 

Parole dure che non lasciano spazio a equivoci: “Sono dell'avviso che un sindacato non deve mai rincorrere il politico di turno, ma rispondere solo ai bisogni di chi rappresenta, mantenendo sempre un'indipendenza politica nei confronti di tutti. Per queste ragioni consegno, irrevocabilmente le dimissioni, con effetto immediato, dal Direttivo provinciale Cgil Lecco, dal Direttivo provinciale Fiom Lecco, dalla vice presidenza del Direttivo Fiom Lecco e la disdetta sindacale  ll'organizzazione cui faccio parte”.

 

Manterrà tuttavia il suo ruolo in fabbrica: “Da oggi rappresenterò meglio che posso, attraverso un modello sindacale conflittuale e costruttivo di libertà, di dissenso interno e democrazia, l'unità degli operai al di là delle sigle, come iscritta all'Unione sindacale di base. I lavoratori non hanno sigle che li dividono, ma hanno gli stessi problemi e gli stessi bisogni che li uniscono”.

 

Prima di lei avevano assunto la stessa decisione alcuni operai della Fomas di Merate e Osnago e della Marceglia di Lomagna, passando sempre tra le fila dell’Usb, mentre alcuni metalmeccanici sempre della Fomas ma del polo di Cernusco Lombardone, dove aver stracciato la tessera della Fiom, si sono iscritti addirittura alla Fim-Cisl.