di Andrea Morleo

Lecco, 13 dicembre 2012 - Sentenza rinviataper il pub the village. il giudice salvatore catalano della sezione civile del tribunale si è preso dell’altro tempo per valutare meglio la causa tra i proprietari - la famiglia Galli, che ha chiesto lo sfratto - dell’immobile del rione Germanedo e l’attuale inquilino - Claudio De Luca, amministratore unico della De Lux proprietaria del pub. Per dirimire la controversia bisognerà attendere il 19 marzo prossimo perché il giudice si è riservato un’ulteriore istruttoria testimoniale.

Tradotto: vorrà acquisire altri elementi dai soggetti anche terzi coinvolti nella controversia. Da una parte i locatori, secondo i quali gli attuali inquilini avrebbero un arretrato di diverse mensilità arretrate per una cifra complessiva che si aggirerebbe intorno ai cinquemila euro. Di qui la volontà della famiglia di cacciarli per morosità.
 

I difensori dei ristoratori invece sono convinti di poter provare, fatture alla mano, che i propri clienti non solo non debbono versare un centesimo di quanto richiesto, ma vantano addirittura un credito. Si sarebbero infatti sobbarcati le spese di ristrutturazione e di adeguamento dei locali, sborsando circa seimila euro per effettuare i lavori. A nulla sono valse le proteste dei conduttori per spiegare che nessuno di loro aveva domandato, nè tantomeno autorizzato quegli interventi e che quindi le spese relative non posso essere messe in conto a loro stessi.
 

Su questo fronte dunque i titolari del pub The village - i cognati Claudio De Luca e Daniele Pugliese - dovranno attendere ancora. Sul locale (tuttora chiuso) intanto continuano a rimanere accesi i riflettori dopo la due revoche - la prima a seguito di un blitz della Finanza, che aveva trovato della cocaina nascosta in un forno, la seconda per il sospetto di infiltrazioni mafiose - della licenza decretata dal sindaco Virginio Brivio. Proprio in seguito a questi provvedimenti il primo cittadino di Lecco era stato oggetto di minacce e intimidazioni, quindi l’istituzione di una guardia del corpo e la solidarietà del mondo politico e istituzionale.
 

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