Lecco, 6 dicembre 2012 - Un patto tra lago e valle. Gli artigiani di Lecco e della Valtellina puntano a creare un asse per risolvere i problemi della mobilità. Nelle province di Lecco e Sondrio si contano più di 40mila aziende artigiane che danno lavoro ad oltre 200mila persone. L’allarme lanciato dagli artigiani lecchesi è stato raccolto dai valtellinesi. "Abbiamo già avviato iniziative comuni - spiega Gionni Gritti, presidente dell’Unione artigiani di Sondrio - ad esempio l’osservatorio dei prezzi ha dato ottimi risultati. Inoltre ci sono idee che stiamo sviluppando insieme". La semplificazione e lo snellimento delle procedure sono argomenti del confronto fra gli artigiani.
 

 

Secondo il presidente di Confartigianato Lecco, Daniele Riva, "La burocrazia costa troppo. Infatti nell’espletamento degli adempimenti amministrativi, costa alle imprese con dipendenti oltre 113 milioni di euro pari al 1,34% del valore aggiunto prodotto dall’industria e dai servizi". Semplificare l’attività della pubblica amministrazione sarebbe una potente leva per aiutare gli artigiani ad affrontare la crisi. In questa direzione vengono proposte procedure online, che dovrebbero abbassare il muro tra cittadini, Pubblica Amministrazione e aziende erogatrici di servizi pubblici, riducendo alcune diseconomie che oggi aggravano i costi della burocrazia derivanti dalle "perdite di tempo". Gli artigiani della Valtellina e del Lecchese puntano su tre interventi per superare l’empasse e avvicinarsi all’area milanese.

 

I tre interventi riguardano viabilità, trasporti e turismo. "La mobilità è il primo passo - sostiene Gritti - per rilanciare il nostro settore, che per anni è stato dimenticato e per questo viene chiamato mondo invisibile". "Di noi - aggiunge il presidente degli Artigiani valtellinesi - si ricordano solo quando si devono pagare le tasse, poi cadiamo nel dimenticatoio fino ad una nuova scadenza, ma di fatto siamo il vero mondo produttivo". Lecco e Sondrio soffrono di troppe carenze infrastrutturali: la superstrada 36 con il cantiere aperto da un anno e i lavori appena iniziati nella galleria Monte Piazzo, quindi lo svincolo di Piantedo e la statale 38 che è in ritardo nella realizzazione rispetto a quanto messo in preventivo, per non parlare dei collegamenti ferroviari con la linea Lecco-Sondrio che è ancora a binario unico. "Il turismo - afferma Gritti - è una risorsa importante per il nostro territorio, e mi riferisco non solo alla montagna o al lago, ma a sviluppare ad esempio la filiera del legno che aprirebbe nuove opportunità". La Valtellina guarda a Lecco e punta ora a creare un asse per evitare l’isolamento.
 

di Angelo Panzeri

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