Cernusco Lombardone, 2 dicembre 2012 - Bingo a orari ridotti a Cernusco Lombardone. Il sindaco Giovanna De Capitani ha confermato la linea dura contro l’apertura di sale giochi e videolottery, anche a costo di finire in tribunale, come le succederà presto.  A citarla iudizio è stata l’avvocato Domenica Ripepi di Reggio Calabria, per contro del responsabile Nicola Ripepi, suo parente e titolare della società La Gemma, il quale vorrebbe poter lavorare ben oltre gli orari imposti con un’ordinanza che prevede che l’apertura del loro locale di via Spluga solo dopo le 10 di mattina e la serrata non oltre le 22.

«Dopo un attento esame e una approfondita discussione abbiamo deciso di ribadire quanto stabilito - spiega il primo cittadino -. La motivazione è molto semplice: vogliamo contrastare il diffondersi delle ludopatie connesse alla febbre da gioco. Altre ragioni non ce ne sono, non desideriamo solo che il fenomeno si aggravi ulteriormente». L’azzardo del resto sta creando sempre più problemi e la provincia di Lecco sta gradualmente scalando la poco lusinghiera classifica della spesa pro-capite per le scommesse e del proliferare delle slot elettroniche. Ma i rappresentanti della Srl, come previsto, non l’hanno presa bene e si sono appellati con un ricorso ai giudici del Tar Lombardia. La contromossa dal Palazzo è stata quella di affidarsi ad un esperto, l’avvocato Francesco Mancini.

«Mi auguro anche che le sollecitazioni di molte Amministrazioni comunali su questo tema convincano il Governo ad emettere normative chiare, senza concedere nulla a concessionari e operatori dell’azzardo - auspica il sindaco -.Già adesso ci troviamo impossibilitati a contenere l’esplosione della dipendenza da gioco che sta generando casi sociali devastanti per chi si ammala e per i familiari».
 

Anche nel capoluogo non intendono abbassare la testa di fronte a quella che è la terza industria dello Stato per volume d’affari. L’assessore Armando Volontè ha presentato una delibera di indirizzo con nove punti per contrastare l’apertura o renderne difficile la sopravvivenza delle sale slot. Il gruppo «Appello per Lecco» ha avviato la raccolta firme contro l’apertura di nuovi locali e sono già 700 i lecchesi che hanno firmato.

di Daniele De Salvo