Lecco, 25 novembre 2012 - I lecchesi hanno scelto il sindaco di Firenze. Matteo Renzi. Il sindaco di Firenze in provincia di Lecco si è aggiudicato il primo round delle primarie del centrosinistra, con il 42,85% dei consensi di coloro che hanno partecipato alle consultazioni di coalizione. Dietro il segretario del Pd Pierluigi Bersani staccato di misura con il 39,34% dei consensi. Nessuna storia per gli altri in lizza. Nichi Vendola si è fermato al 12,77%, Laura Pupatto al 3,8 e Bruno Tabacci all’1,24%.

L’adesione all’iniziativa è stata molto alta. Complessivamente si sono recati ai seggi 14.904 persone. E’ stata un’incessante processione, al di sopra di ogni aspettativa dei promotori, e i volontari incaricati alle sezioni hanno faticato a smaltire le lunghe code. A Brivio ad esempio a metà pomeriggio si sono ritrovati senza schede.

Nel capoluogo l’affluenza finale è stata di 2.628 elettori. Grazie anche al sostegno del primo cittadino Virginio Brivio, il “rottamatore” ha conquistato il 43,11% dei gradimenti. Stessa decisione a Merate, seconda città del territorio per popolazione e importanza, dove su 780 voti, ne ha accalappiati 330, pari al 42%, mentre il diretto avversario non è andato oltre i 287 cioè il 37%. Idem a Casatenovo: su 577 schede, il 43%, ovvero 247, sono andate proprio a Renzi e 227, il 39% a Bersani.

Voglia di rinnovamento pure a Valmadrera, roccaforte dei "conservatori" e "culla" dei più importanti esponenti politici locali: su 498 votanti, 234, il 47%, hanno deciso per il Matteo nazionale, “appena” 198, il 40%, per l’ex ministro allo Sviluppo economico. Il copione si è ripetuto quasi ovunque, sebbene il divario sia rimasto sempre abbastanza contenuto. Solo a Nibionno, con il 63%, a Colico con il 60, a Casargo con il 53 e Oggiono con il 52% il vincitore della zona ha superato la metà dei consensi.

Di contro a Valgreghentino con il 53%, a Suello con il 51%, Calolzicorte e Missaglia con il 47%, Olginate con il 45%, Osnago con il 41%, lo “sconfitto” - che tuttavia ha primeggiato nel complesso a livello italiano - si è preso la rivincita in alcuni centri importanti per storia, tradizione ma anche per ruolo strategico e peso politico. A conti fatti Matteo Renzi, con 6.378 schede ha comunque distanziato Pierluigi Bersani di 523 voti.