Calolziocorte, 9 novembre - L'Aresenio Lupin delle biciclette è stato arrestato. Si tratta di un arzillo pensionato di 73 anni di Calolziocorte con il vizietto di rubare le due ruote. Nel suo garage gli agenti della Questura ne hanno scovate quattro, più altre già smontate e fatte a pezzi.

Tra queste anche una elettrica marca "Adriatica", dal costo di oltre un migliaio di euro, rubata il 27 settembre a una 55enne, dipendente dell'ospedale Alessandro Manzoni di Lecco. La donna l'aveva posteggiata nell'apposita rastrelliera, legandola con catena e lucchetto, al terzo piano interrato del silos del nosocomio di via dell'Eremo.

Terminato il turno di lavoro, quando è andata a riprenderla per inforcarla e tornarsene a casa, si è accorta però che era sparita. Ha subito denunciato l'episodio ai poliziotti del posto di sicurezza interno al nosocomio cittadino.

Gli investigatori si sono immediatamente concentrati su una Fiat Punto vecchio modello, colore grigio chiaro, ripresa più volte dagli occhi elettronici del sistema di videosorveglianza a circuito chiuso del parcheggio pubblico. Peccato che le telecamere non abbiano filmato la targa del veicolo.

A metà del mese scorso tuttavia i poliziotti, durante uno dei numerosi servizi di pattugliamento del territorio, a Calolzio hanno notato una vettura identica a quella immortalata dal "grande fratello". Dagli accertamenti è emerso che risultava intestata a un tizio con precedenti penali specifici, un elemento più che sufficiente per chiedere in Procura e ottenere un mandato di perquisizione.

La retata è scattata nei giorni scorsi e ha permesso di confermare quello che già si sospettava. Oltre al velocipede a pedalata assistita, gli operatori del 113 hanno trovato nel box dell'anziano altre tre biciclette, più sellini, telai, fanalini, campanelli, ruote probabilmente sempre rubati.

Per questo il 73enne è stato denunciato con l'accusa di furto. Adesso si sta cercando di risalire ai legittimi proprietari di quanto è stato rinvenuto. Chi è stato vittima di episodi analoghi può quindi rivolgersi all'Ufficio relazioni col pubblico della Polizia di Lecco.