8 novembre 2012 Molteno - Amministrazione comunale di Molteno contro Nokia Siemens Networks Italia Spa, come Davide contro Golia, ma questa volta a vincere è stato proprio Golia, ovvero il colosso delle telecomunicazioni. L’oggetto del contendere tra i responsabili del minuscolo ente pubblico brianzolo e i vertici della multinazionale della telefonia è la richiesta da parte di questi ultimi di installare un impianto mobile per la telefonia per conto del gestore Wind, in pratica il posizionamento di un antenna.

Da Palazzo hanno risposto picche, con il pretesto che non esiste un regolamento municipale apposito che indichi un’area adatta per i ripetitori. Di più: hanno inviato una diffida vera e propria dal procedere al posizionamento di qualsiasi apparecchiatura su tutto il territorio. Ma i dirigenti della multinazionale dei cellulari non si sono arresi e si sono appellati con un riscorso ai magistrati del Tar.

E i giudici del Tribunale amministrativo regionale hanno deciso che hanno ragione loro e torto il sindaco Mauro Proserpio e i suoi funzionari. Le motivazioni che hanno spinto il presidente Francesco Mariuzzo e i due referendari a latere Alberto Di Mario e Roberto Lombardi sono diversi. La principale però è che “Il comune di Molteno non avrebbe potuto operare il diniego all’autorizzazione richiesta motivandolo sic et simpliciter con la circostanza di non avere esso stesso previamente individuato le aree in cui consentire l’installazione degli impianti per le telecomunicazioni”. Semmai si sarebbe dovuto, in assenza di precise disposizioni regolamentari, riferirsi alla normativa regionale del settore.

Dunque la diffida è stata annullata, quelli della Nokia Siemens e della Wind hanno diritto alla loro antenna con buona pace dei cittadini preoccupati per le possibili conseguenze dell’inquinamento elettromagnetico e in più il Comune deve sborsare 2.500 euro per pagare le spese legali e processuali alla controparte, più interessi e accessori vari. La corte ha deciso, l’udienza è tolta