Merate, 2 novembre 2012 - Non chiamatelo più don. Mario Bonfanti, l’ex parroco 40enne di Perego originario di Merate, “licenziato” dai vertici della Curia milanese per le sue prese di posizione a favore delle coppie omosessuali e dei sacramenti ai separati, non solo ha rinunciato al sacerdozio, ma ha chiesto addirittura di essere sbattezzato, perché non intende più far parte della chiesa cattolica di Roma.

Una scelta che gli è costata la scomunica per apostasia, come prevede l’articolo 1364 del codice di diritto canonico. Il suo vescovo monisgnor Giovanni Dettori della diocesi di Ales Terralba in Sardegna, dove è stato ordinato dopo aver peregrinato per altri seminari, non ha potuto far altro che prendere atto della decisione, sottolineando tuttavia che non si tratta di un provvedimento delle gerarchie ufficiali ma di una istanza del diretto interessato.

Dopo aver abbandonato l’incarico pastorale e l’abito talare l’ormai ex religioso, che di recente si era dichiarato “prete felicemente gay”, si è dedicato a prporre corsi di formazione sulla comunicazione non violenta, il life conchino e la programmazione neurolinguistica.