Dervio, 1 novembre 2012 - Per la torre di Castello si profila una seconda giovinezza grazie a un intervento di restauro che la interesserà, ad un migliaio di anni dalla sua costruzione, rendendola fruibile a tutta la popolazione anche come belvedere. Stanno infatti per iniziare i lavori del progetto affidato dall’amministrazione comunale all’architetto Stefano Bargellini, per rendere accessibile ai visitatori l’interno della torre e permetterne la risalita fino in cima, da dove si potrà godere di una vista incomparabile sul lago, simile a quanto offre il castello di Vezio. Il progetto è stato sviluppato con la supervisione della Soprintendenza regionale per i beni architettonici, e nel frattempo l’Amministrazione si è impegnata per reperire i fondi necessari alla sua realizzazione: la Fondazione Cariplo, tenuto conto delle indicazioni della Fondazione della Provincia di Lecco, ha assegnato al Comune un contributo di 100.000 euro, a cui se ne sono aggiunti 20 mila dalla Regione e 60 mila di finanziamento regionale a tasso zero, all’interno di bandi finalizzati al restauro e alla fruibilità di monumenti storici; con altri 20 mila aggiunti dal Comune si può quindi dare avvio al restauro e al recupero funzionale della torre.

Costruita su uno sperone di roccia che domina la piana di Dervio, la torre del castello è oggi di proprietà comunale. Nata principalmente con funzioni di avvistamento, la sua prima citazione risale al 1039-40, quando subì un lungo assedio; non si conosce però l’origine del nome Orezia, con cui era già citata nel Duecento.
 

L’intervento prevede l’installazione di una sorta di scala a chiocciola interna, invisibile dall’esterno, che porterà fino in cima, dove verrà costituito un piano calpestabile da cui i visitatori potranno godere della vista sui quattro lati. L’accesso alla scala avverrà da un’apertura già esistente sul lato verso monte, utilizzata per entrare nel bacino dell’acquedotto costruito nei primi decenni del secolo scorso all’interno della torre ed oggi dismesso dopo la realizzazione del nuovo bacino. La torre è infatti vuota e contiene solo questo manufatto in cemento, che dovrà essere mantenuto. Non ci saranno interventi di tipo edilizio in quanto la scala verrà realizzata in metallo e legno ed ancorata alle pareti, spesse anche più di un metro. Sono inoltre previsti interventi di consolidamento e restauro, ove necessari, e di ripulitura delle pareti esterne da quei dettagli moderni che alterano la struttura millenaria della torre: il tutto sotto il controllo delle Sopraintendenze ai beni architettonici e archeologici, che hanno valutato positivamente l’idea di poter fruire della torre con queste modalità così poco invasive.

"L’intervento  - afferma il sindaco Davide Vassena - ha finalità di tipo storico culturale ma darà a Dervio anche una carta in più per attrarre i turisti, oltre che per far riscoprire ai derviesi la storia millenaria custodita dalle antiche mura. I lavori verranno avviati all’inizio di novembre; prevedono tempi abbastanza lunghi, vista la loro complessità e la necessità di un continuo controllo da parte degli enti competenti. E’ un altro grande cantiere che parte a Dervio, che permetterà di restaurare e dare un futuro anche turistico ad uno dei simboli del paese, con grande soddisfazione dell’amministrazione comunale che si è impegnata molto nel perseguire questo obiettivo e nel a reperire i fondi per la sua realizzazione. Anche per la vicina chiesetta di San Leonardo, che ha bisogno di un urgente intervento di ristrutturazione, l’Amministrazione sta collaborando con la parrocchia, la Provincia e la Regione per poter ottenere i necessari fondi per avviarne il restauro".