di Stefano Cassinelli

Bellano, 29 ottobre 2012 - Il futuro dell’Orrido, attrazione turistica con oltre 20mila visitatori all’anno, è ancora una volta in discussione. Il Comitato “Amici dell’Orrido” mantiene alta l’attenzione sul destino della struttura turistica e ancor prima dell’incontro pubblico che l’amministrazione comunale vuole promuovere per spiegare i nuovi progetti interviene per fissare alcuni punti fermi.

«Abbiamo già avuto un primo confronto — spiega Olimpio Molinari — con il sindaco Roberto Santalucia dopo che lui ha incontrato i responsabili di Hydro Energy power che gestisce l’impianto idroelettrico. Abbiamo ribadito che non è assolutamente pensabile di eliminare la passerella di accesso alla Casa del diavolo, questo edificio rappresenta un pezzo della storia di Bellano, simboleggia il paese e non c’è quadro in cui questa struttura non sia raffigurata. L’idea di escludere l’accesso alla Casa del diavolo secondo noi significa condannare questo edificio alla morte, vuole dire lasciarlo li e aspettare che cada a pezzi nel torrente Pioverna. Sono cose che non accettiamo».

Molinari è già pronto a riprendere il sentiero di guerra e dichiara: «Come in passato abbiamo raccolto firme e fatto una mobilitazione popolare, siamo disposti a rifare tutto. La passerella per la Casa del diavolo deve essere fatta e l’edificio storico deve essere tutelato e protetto. L’amministrazione comunale vorrebbe acquisire i 5mila euro disponibili per fare la passerella di cemento e poi andare avanti con altri progetti».

«Noi — spiega l’uomo — diciamo che quella passerella, così come concepita, rappresenta una orribile colata di cemento che è stata pensata dopo che il tubo della condotta dell’acqua è diventato il doppio rispetto a quanto era stato autorizzato. Noi abbiamo già fatto avere al Comune un progetto di un’altra passerella che gira attorno al tubo e che garantisce l’accesso alla Casa del diavolo senza rovinare l’immagine dell’Orrido e anzi potrebbe garantire una visuale in più sul torrente».

Secondo Molinari le trattative intercorse tra comune e Hydro Energy power non avrebbero portato nulla di buono per il paese: «Si era partita da tre punti fermi che dovevano essere la realizzazione del passaggio per la Casa del diavolo, il rifacimento del tetto e la realizzazione dei servizi igienici. Ora questi punti che sembravano irrinunciabili sono svaniti, rimane solo la promessa dei servizi, mentre tutto quello che riguarda la Casa del diavolo è svanito».

Il sindaco Santalucia da parte sua ha ribadito che «qualsiasi ipotesi d’accordo passerà solo dopo un’ulteriore assemblea pubblica. A questa questione ci siamo approcciati in modo trasparente e diverso dal passato tenendo in considerazione prima di tutto l’interesse di Bellano». L’orrido di Bellano, famoso in tutta Italia, è una gola naturale formatasi 15 milioni di anni fa, a causa dell’erosione delle acque del torrente Pioverna.
L’ingresso è situato nella cosidetta Casa del Diavolo, una torretta costruita a ridosso del fiume di cui non si conoscono origini e funzione. La struttura risulta già presente sul territorio inuna stampa del 1834, e deve il suo nome alle figure mitologiche, fra cui un satiro, che decorano la facciata dell’ultimo piano.

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