Verderio Superiore, 19 ottobre 2012 - E’ un vero e proprio arsenale quello rivenuto martedì pomeriggio a Verderio Superiore, in una rimessa di Cascina Isabella, uno storico complesso agricolo che si affaccia a ridosso della ex Sp 55.

I carabinieri del Nucleo antisabotaggio di Milano hanno contato 54 bombe a mano di vario tipo, 14 da mortaio marca Brixia, altre 9 granate, tre cariche aggiunte da demolizione, 40 caricatori a chiocciola calibro 7,62 per mitragliatrice e un migliaio e passa di cartucce a nastro sempre calibro 7,62 e per mitragliatrice.

Gli artificieri hanno impiegato tre giorni per rimuovere tutte le armi e farle brillare in una vicino campo. Hanno dovuto procedere con la massima cautela per il pericolo più che concreto di possibili deflagrazioni a causa del pessimo stato di conservazione del materiale, quindi estremamente instabile.

Si tratta di residuati bellici risalenti alla Seconda guerra mondiale. Ordigni e munizioni appartenevano verosimilmente ai soldati tedeschi della Wermacht e delle SS in rotta dal Po verso la Germania intercettati dai partigiani e costretti alla resa e alla consegna delle armi.

Il tutto è rimasto sepolto per quasi settant’anni, custodito in una cassetta metallica a oltre un metro di profondità e sotto uno strato di cemento. L’arsenale è stato seppellito lì probabilmente da uno dei combattenti della Resistenza fino a quando un discendente non le ha scovate casualmente effettuando alcuni lavori di scavo per realizzare un pozzetto.